AS ROMA Non solo colpi immediati, il club pensa al futuro

Il ds Walter Sabatini
Il ds Walter Sabatini

Il futuro si costruisce un passo alla volta. Nel calcio, poi, se a compierlo è la “meglio gioventù” del panorama mondiale, il rischio di inciampare può essere in parte arginato. Ecco perchè a Trigoria, assieme a una campagna-acquisti mirata a rinforzare nell’immediato l’organico a disposizione di Garcia, è in pieno svolgimento un vero e proprio mercato parallelo volto ad assicurarsi i migliori Under 20 su piazza. Dopo aver già preso Leandro Paredes e Antony Sanabria, e aver bloccato per l’anno prossimo il brasiliano Abner (Coritiba), sono infatti sbarcati nella Capitale altri due baby talenti: lo svedese Valmir Berisha e lo slovacco Tomas Vestenicky. E i prossimi potrebbero essere Golubovic dell’Ofk e Salih Ucan, stellina del Fenerbahce. Insomma, la Roma guarda avanti, non solo per raggiungere la Juventus. Nell’attesa di poter contare come i bianconeri su uno stadio di proprietà in grado di generare quei ricavi necessari per competere sul mercato col budget delle grandi società europee, la Roma ha imboccato l’unica strada percorribile per poter restare competitiva senza svenarsi: fare il pieno di benzina verde.

Muovendosi per tempo Sabatini, già abituato a lavorare in questa maniera sia al Palermo sia alla Lazio, ha cominciato a blindare i possibili campioni del domani, bruciando la concorrenza. Si spiega così l’arrivo in estate del difensore croato Jedvaj (pagato ben 5 milioni e al momento praticamente inutilizzato da Garcia), le operazioni legate all’argentino Paredes e al paraguaiano Sanabria (al Barca andranno subito 4,5 milioni, che potranno diventare 12, a seconda del rendimento del giocatore e al suo futuro valore di mercato), parcheggiati a Chievo e Sassuolo per ovviare alla norma che limita il tesseramento di giocatori extracomunitari. Nessun problema, invece, per le punte classe ’96 Berisha e Vestenicky, che potranno subito muovere i primi passi a Trigoria, nella Primavera allenata da Alberto De Rossi. Particolarmente intrigante la scheda dell’attaccante svedese: proveniente dalle giovanili dell’Halmstads e strappato in extremis al Borussia Dortmund, si è messo in luce soprattutto nell’ultimo Mondiale Under 17, laureandosi capocannoniere del torneo con sette reti in altrettante partite, e in patria per il modo di giocare è già stato etichettato come il ‘nuovo Ibrahimovic’. Tutto questo senza tralasciare il presente.

La partenza di Bradley è stata bilanciata con l’acquisto di Nainggolan, l’infortunio di Balzaretti con l’arrivo di Bastos, e la lacuna lasciata dalla partenza di Burdisso dovrebbe presto essere colmata da un altro difensore centrale (sul taccuino di Sabatini ci sono Toloi e Paulo Andrè, con Paletta più defilato, mentre Vertonghen del Tottenham potrebbe essere la novità dell’ultima ora). In ottica di contenimento dei costi, infine, positiva l’uscita di Borriello (West Ham) e quella probabile di Marquinho (dopo il no al Genoa si attende la risposta al Verona).

Fonte: Ansa

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