Dino Zoff, storico capitano della Nazionale e campione del mondo a 40 anni nel 1982, ha parlato, intervistato dal sito icampionidellosport.com, del mondiale e di due simboli della Nazionale come lui: Gianluigi Buffon e Francesco Totti. Zoff presenzierà, insieme a Valentina Vezzali, “Gli highlander dello sport”, un evento che si svolgerà domani a mezzogiorno all’Università di Roma Tre sulla longevità nel mondo dello sport. Dino Zoff ha spiegato i segreti della longevità per gli sportivi, detti da uno che ha giocato fino a 41 anni: “Ci sono tanti segreti, che poi non sono dei segreti. Sicuramente il Dna è importante, ma come il dna anche il lavoro giovanile, che nel corso degli anni diventa molto importante. Poi ai miei tempi era tutto diverso. Anche la completezza di movimenti è fondamentale, a me è servita per giocare fino a tardi”. Lo storico portiere della Nazionale poi continua, interpellato sul suo erede Buffon, che giocherà l’ennesimo Mondiale da titolare: “Per adesso è Buffon il numero 1, ci sono molti giovani portieri italiani forti ma lui è ancora davanti agli altri. Certo, inamovibile non è mai nessuno, ma per adesso non ha rivali”. In ultimo Zoff, che alla guida della Nazionale nell’Europeo del 2000 lanciò Francesco Totti in quella che è stata la sua apparizione migliore in azzurro, non ha dubbi se portare o no il capitano giallorosso al Mondiale:“Totti in forma lo porterei senza dubbi. Aspetterei qualche mese per vedere le condizioni, ma la classe è immensa e c’è sempre, anche oltre i limiti d’età. Se fosse in condizione prima del Mondiale lo chiamerei senz’altro, parlando chiaramente prima con lui”.
Fonte: Icampionidellosport.com
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