“È stata solo una questione di tempi, alla fine ha scelto l’Al Ain: nessuna preferenza tra Napoli e Roma. È stata soprattutto una trattativa difficile, estenuante, tra le più complicate”. Quattro giorni senza dormire a causa del fuso orario: tre ore da Dubai all’Europa hanno reso il tutto più complesso. La voce soddisfatta è quella di Marta Fischer, agente di Michel Bastos, che rivela i dettagli e i retroscena dell’affare che ha portato il suo assistito alla Roma. Per farlo, sceglie ultimecalcionapoli.it, con cui ha tenuto un filo diretto nei giorni più caldi della trattativa direttamente dagli Emirati Arabi. E lo fa con una precisazione (la prima di tante, a dire il vero): “Michel non è ancora della Roma, certo ci manca pochissimo. È appena sbarcato in Italia col mio socio, Emmanuel De Kerchove; io arriverò solo domani (oggi, ndr), quando sosterrà le visite mediche e poi tutto sarà ufficiale. De Kerchove, inoltre – mi preme dirlo – non è affatto mio marito (ride…): questa è solo un’altra delle molteplici inesattezze diffuse dai media in questa settimana. Che bella fantasia avete voi giornalisti italiani. Chi non mi conosce potrebbe anche informarsi, così scoprirebbe senza fare troppa fatica che sono una (ex) giornalista sportiva, che Emmanuel ha lavorato per l’Anderlecht, che ora siamo in società ed io curo i rapporti con Italia, Spagna, Germania e Francia e lui con Ukraina, Russia, Arabia e quant’altro”.
La domanda è d’obbligo, quasi scontata: perché Bastos alla fine ha scelto la Roma e non Napoli, visto che sembrava tutto fatto, anche le visite mediche?
“Michel è andato alla Roma per vari motivi, tra l’altro era da due anni che ne parlavamo. Siamo onorati ed orgogliosi dell’interessamento del Napoli e ci dispiace. Il giocatore voleva l’Italia, Napoli e Roma sarebbero state entrambe piazze gradite: sono due grandi club, nessuno dei due è stato ritenuto migliore dell’altro. L’importante era sbarcare in Serie A per giocarsi la partecipazione al Mondiale. Non è neppure vero che la scelta sarebbe stata dettata da Garcia; non dimentichiamo che anche Benítez è un allenatore tra i più importanti. Il problema, semmai, è stato di tempistica”.
Ecco, approfondiamo il concetto di tempistica: si riferisce allo scambio di documenti? Corretto quanto appreso in esclusiva da ultimecalcionapoli.it, ovvero che fino a giovedì mattina non erano pervenuti all’Al Ain fax o mail ufficiali del Napoli?
“Sì, assolutamente. Chi ha scritto o detto cose diverse, non era bene informato. L’offerta del Napoli è arrivata in tarda serata. Prima d’allora non era giunta nessuna proposta. Devo dire che l’abbiamo ritenuta subito interessante, tuttavia è sorta una complicazione che, stranamente, non avevano calcolato: il venerdì a Dubai è tutto chiuso, nessuno fa nulla, è come la domenica da voi: le attività si fermano, dunque anche le trattative. Voi lo avete riportato, ma curiosamente gli altri in Italia, persino a Napoli, sembravano non saperlo. Eppure è una cosa nota. E così, la proposta è stata esaminata in ritardo. Se fosse stata inviata mercoledì, forse adesso Bastos vestirebbe un’altra maglia”.
Dunque non corrisponde al vero che Bastos avrebbe invece rifiutato il Napoli per ragioni economiche e scatenato presunte aste a rialzo.
“Questa tesi non corrisponde al vero”.
C’è chi pensa che sia stato il Napoli a tirarsi indietro per l’indecisione del suo assistito.
“Niente di tutto ciò è vero”.
Allora ci spieghi la verità, prego.
“Non è vero che il Napoli non ha voluto il giocatore, né che il giocatore non ha voluto il Napoli. I vostri colleghi hanno provato ad indovinare, ma hanno sbagliato tutti. Il problema è stato a monte, con l’Al Ain. Era il club che andava aspettato, non noi”.
E dire che c’è chi parlava di ottimi rapporti tra le Società, ipotizzando già future partnership commerciali tra il Napoli e l’Oriente.
“Non c’era bisogno di immaginare chissà cosa. Molto semplicemente, nei paesi arabi non è molto facile lavorare. Qui ci vogliono giorni e giorni per ogni trattativa. Organizzare il tutto è difficile, per una questione di fuso e di mentalità. Gli emiri sono pieni di soldi ma gestiscono il calcio ancora a livelli amatoriali. Avere a che fare con loro non è come trattare con i club europei, tante cose non le capiscono”.
La Roma come ha convinto l’Al Ain? Se Bigon non ci è riuscito, su cosa ha fatto perno Sabatini?
“Non è stato lui a convincere i dirigenti. Le due offerte sono arrivate quasi allo stesso momento, precisamente ad un’ora di differenza l’una dall’altra. Quando l’Al Ain ha ricevuto entrambe le proposte, ha poi deciso con chi e quando finalizzare. C’era la disponibilità da parte nostra a concludere con il Napoli, ma il giovedì sera, con tre ore d’orologio in avanti, non c’era tempo per firmare subito e rispedire il tutto. Se il Napoli fosse stato più veloce, lo ripeto, adesso faremmo altri discorsi”.
Quindi, non è vero che la Roma avrebbe soffiato il giocatore agli azzurri.
“Assolutamente no. Come non è assolutamente vero che Bastos era atteso per le visite mediche o che era del Napoli ‘al 100%’. Ma che ne sanno in Argentina? Parlavano di firme, voli prenotati, rassicurazioni di presunti dirigenti… Tutto un ‘blà blà blà’. L’unica cosa vera è che il Napoli ha mandato una bella proposta, ma in ritardo. Poco prima, purtroppo per loro, l’ha fatto la Roma: alle stesse cifre del Napoli, ma in anticipo. Insomma, non si è trattato di nessun blitz o colpo dell’ultimo momento”.
Così come hanno riportato inesattezze anche riguardo al presunto infortunio di Michel.
“Esatto. Il mio assistito ha avuto un acciacco tempo fa, ma è una cosa vecchia e per la quale è già stato curato. Ho letto di lesioni gravi ad un braccio: tutte bugie. Ma dove le hanno pescate certe notizie? Il vero infortunio l’ha avuto quando giocava nel Lille. In Arabia c’è stato solo un piccolo problema ad una mano”.
Chiudiamo con un ulteriore chiarimento: la vostra agenzia, la “World Soccer Star” sta negoziando col Napoli anche il trasferimento di Capoue del Tottenham. Le due trattative sono od erano in qualche modo collegate?
“È corretto parlare di interesse per Capoue, ma della situazione si occupa un altro socio ed al momento è complicata. Tuttavia, non ha niente a che fare con Bastos. Per Michel avevo parlato prima con la Roma, con cui ci sono contatti dal 2012. Più in là, sia io sia Emanuel abbiamo sentito Riccardo Bigon e Maurizio Micheli per il Napoli. Abbiamo parlato con loro come con altri club. Adesso sapete come è andata, ma anche come è iniziata l’avventura italiana di Bastos”.
Fonte: Ultimecalcionapoli.it
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