Vi presentiamo il nuovo giovane acquisto di Sabatini: Leandro Daniel Paredes. Il trequartista ormai ex Boca Juniors è pronto a regalare le sue giocate da fantasista ai nuovi colori giallorossi anche se i tifosi della Roma dovranno aspettare la prossima stagione visto che il classe ’94 sarà “parcheggiato” alla Sampdoria nei prossimi mesi a causa dell’infortunio subito in una delle ultime gare del campionato argentino e anche a causa dello status da extracomunitario che non permette alla Roma di tesserarlo, avendo già inserito in squadra due extracomunitari ad inizio stagione. In patria viene considerato il nuove Zidane, più comunemente viene soprannominato “el Mago” grazie alle sue giocate. Ha avuto la fortuna di dividere il campo con Riquelme e prendere poi il suo posto ereditando la maglia n° 10. “El Torero” disse di lui, lasciandogli il posto: “Paredes? Io ho già realizzato tutti i miei sogni, ora tocca a lui”.
GLI INIZI E IL DEBUTTO CON RIQUELME – Leandro Paredes entra nelle giovanili del Boca all’età di 8 anni, e si farà presto notare ad un torneo giovanile giocato in Spagna: l’ “Arousa Futbol 7”. Il giocatore argentino al termine della competizione verrà inserito nella top 11 del torneo insieme a giocatori del calibro di Lamela (ex Roma) e Bojan Krkić (ex Milan e Roma). Passano gli anni ed il classe ’94 mostra sempre più il suo valore tecnico tanto che più volte l’allenatore Borghi vorrebbe chiamarlo in prima squadra ma desiste visto gli scarsi risultati scolastici del giocatore. Il tanto agognato debutto arriva all’età di 16 anni nella sfida casalinga all’Argentinos Juniors (Torneo di Apertura) dove Borghi gli concede gli ultimi 7 minuti del match dove prende il posto di Viatri e si inserisce sulla linea di trequarti insieme a Riquelme pronto a lanciare a rete Martín Palermo. Due mostri sacri per lui, per il Boca e per tutto il calcio argentino ma nonostante la giovane età Paredes riesce a cambiare la partita con la sua velocità ed entusiasmo ma non riuscirà a cambiare il risultato visto che il Boca perderà 2-0.
L’ESPLOSIONE E IL PARAGONE CON ZIDANE – L’anno successivo si divide tra prima e seconda squadra, con Julio Falcioni alla guida che più volte lo sperimenta in altre posizioni sul campo. Il classe ’94 infatti da trequartista puro diventa ala sinistra in un centrocampo a quattro. Arrivano meno assist ma Paredes sfoggia tutta la sua qualità di giocoliere saltando con eleganza ogni avversario che gli si para davanti con maestria e sregolatezza tanto da guadagnarsi l’appellativo di “nuovo Zidane” grazie al suo tocco di palla, o di “el Mago” grazie alla sua capacità di nascondere il pallone agli avversari. Esplode definitivamente nella stagione 2012/2013 quando diventa parte integrante della squadra di Bianchi che lo ristabilisce nella posizione di trequartista. Un cambio tattico naturale per lui che a quel punto non giocherà più per se stesso e per il pubblico ma anche in funzionalità della squadra con assist a profusione e gol dalla distanza (memorabile una doppietta nel ‘Clasico’ contro il San Lorenzo). Prende parte anche al Torneo Inicial della stagione 2013/2014 fino al doppio infortunio: prima si procura la rottura dei legamenti della caviglia, poi una volta rientrato (nel dicembre scorso) rimedia una frattura da stress al quinto metatarso del piede destro, prognosi di due mesi: lo rivedremo in campo verosimilmente a Marzo.
IN NAZIONALE E QUELLO SMACCO DI MARCELO TROBBIANI – Debutta in Nazionale a poco meno di 17 anni partecipando al campionato Sudamericano Under 17 giocato, nel 2011, in Ecuador. È proprio lui a segnare il primo gol della propria Nazionale nella vittoria dell’albiceleste, in rimonta, per 4-2 contro il Perù. Qualche giorno più tardi va a segno nell’altra vittoria dell’Argentina, quella per 3-0 contro la Bolivia che permette alla ‘Selección’ di arrivare prima nel girone A ed approdare alla fase finale dove arriverà poi terzo (6 partite giocate su 7 della propria Nazionale). A sorpresa, invece, non viene convocato per il campionato Sudamericano Under 21 del 2013 con il selezionatore Marcelo Trobbiani che lo giudica irregolare ed inadeguato per portarlo alla competizione (tra l’altro giocata proprio in Argentina). Non sarà stato sicuramente lui l’ago della bilancia, ma la Nazionale di Trobbiani fa poi una figuraccia non superando la prima fase con soli 4 punti conquistati in 4 partite.
Fonte: Eurosport.yahoo.com
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