C’è chi ride e chi piange in serie A allo stop di fine d’anno, ma Babbo Natale fa felice soprattutto Cesare Prandelliche sotto l’albero si ritrova un gruppo che sta crescendo e, soprattutto nei ruoli d’attacco, offre una rosa in grande spolvero. In generale è il made in Italy che emerge dagli ultimi turni e apre prospettive interessanti in vista dei mondiali in Brasile, a prescindere dal rendimento altalenante dei club nelle coppe. Nell’ultimo turno ricco di gol (29 ad una media di quasi tre a gara) 11 sono stati segnati dagli italiani e non è poco considerando che la corsa allo straniero (ampiamente superata la soglia della metà delle rose) è concentrata nei ruoli d’attacco e dunque c’è poco spazio per i prodotti dei vivai. Il principe dei marcatori è Giuseppe Rossi, risorto dopo il doppio doloroso infortunio.
Guida la classifica con 14 reti in 17 partite: non è la media di Ronaldo o Suarez, ma è comunque ragguardevole. Sarà lui l’alfiere azzurro in Brasile e i tifosi contano sull’assonanza tra Pepito e l’illustre ‘antenatò Pablito. Ieri hanno lasciato il segno altri quattro possibili protagonisti del mondiali:Diamanti e Cerci hanno il posto sicuro, Destro e Immobile cercano di conquistarlo. I due funamboli sono creatori e (soprattutto Cerci) finalizzatori del gioco d’attacco. Destro è al terzo gol in tre gare dopo il lungo infortunio e ha confidato nei giorni scorsi che aspira ad essere con Rossi e Balotelli (genio ribelle e altalenante, ma comunque perno della nazionale) il terzo riferimento offensivo in Brasile. Ma a premere a suon di prodezze e gol è ora anche Ciro Immobile, otto reti e prestazioni scintillanti nel Toro di Cerci, che vuole far venire dubbi a Prandelli che si tiene comunque stretto nella rosa l«usato sicurò Gilardino, a segno sette volte in una squadra modesta come il Genoa.
All’orizzonte restano poi super veterani come Luca Toni, ieri autore di una doppietta con sette sigilli totali mentre è appena tornato dopo due mesiFrancesco Totti, e la sua presenza ha coinciso col ritorno della Roma ad una manovra più scoppiettante e tante occasioni da gol. C’è poi Totò Di Natale, in fase di stanca dopo tante stagioni da protagonista, ma che cercherà di tornare in auge nel girone di ritorno. Sulla sfondo sfoglia la margherita Cassano a sei gol, indeciso se lasciare Parma e tornare alla Samp di Mihajlovic a far coppia col promettente Gabbiadini, uno dei giovani emergenti come i due attaccanti del Sassuolo Zaza e Berardi.Insomma, un panorama offensivo di tutto rispetto, che conta all’estero esponenti da non dimenticare come Osvaldo, al primo anno di Premier in chiaroscuro, e Pellè che continua a spopolare in Olanda. Giuseppe Rossi sembra avviato alla vittoria tra i marcatori dopo due anni di prevalenza straniera (Ibra e Cavani). Dagli anni 2000 la prevalenza italiana è di misura (Vieri, Lucarelli, Toni, Totti, Del Piero e due volte Di Natale gli ultimi vincitori). Visto che nel 1982 e nel 2006 a imporsi furono Roberto Pruzzo e Luca Toni, Prandelli tifa Giuseppe Rossi anche per scaramanzia.
Fonte: Ansa
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