Daniele De Rossi ha rilasciato una lunga intervista nel pomeriggio di oggi. Queste le sue parole:
Come stai?
Bene, moralmente perchè stiamo vivendo una stagione entusiasmante. Fisicamente non è il mio miglior momento a causa del problema all’alluce del piede sinistro. Ma è una cosa che risolverò in breve tempo grazie al riposo. Non c’è bisogno di altro.
Nessun problema contro il Milan?
Continuerò ad allenarmi come ho fatto finora. Qualche aiuto con gli antidolorifici e riesco a giocare quasi come se niente fosse.
(viene mostrato un video della prima intervista al calciatore)
Impressionante la differenza, somiglio molto a mio cugino che ha ora l’età che io avevo nel video. Rimarrà un ricordo piacevole, ricordo tutto, c’era ancora 90esimo minuto. Tornavo a casa e quel giorno c’ero io su 90esimo minuto che era un appuntamento settimanale per tutti gli italiani. Non c’erano tutti i canali che ci sono ora, e fu un momento bellissimo nonostante non parliamo di 50 anni fa. Non scorderò mai il primo gol in A.
Ti consideri un predestinato?
Diciamo che mi spiego tutto con il fatto che sono uno con una buona dose di sangue freddo. Quando gioco divento un pò più duro e ho sempre affrontato tutto con grande serenità e professionalità. Per un ragazzo giovane l’approccio alla gara vera è difficile, l’ho sempre vissuto bene. Predestinato? Un titolo che va attribuito ai fuoriclassi assoluti, che nascono una volta ogni 10 anni. Penso di essere un giocatore con grande carattere, ricordo anche le parole di Capello che sottolineava questa dote: quello che dice lui per me è sempre legge.
Il significato del gol a Livorno?
Lì già mi sentivo un altro. E’ stata un’estate particolare per me, lo sanno anche i sassi. Non mi sentivo quasi più quello che ero per i tifosi, la gente e i compagni. Facemmo un’amichevole a Terni e mi trovai in difficoltà prima della partita. Non sapevo perchè andavo a giocare, pensavo che quello che era successo due mesi prima fosse impossibile da cancellare. Le cose si riconquistano e quel gol a Livorno fu importante per il nostro inizio e una spinta anche per me, nonostante quel giorno già fossi deciso sul futuro. Non pensavo di vincerle tutte ma avevo già inquadrato i miei compagni e il mio allenatore.
Ti dà fastidio che De Rossi vada “recuperato”?
E’ una città che tende a gonfiare un pò tutto. Quando vai bene sei un supereroe e va accettato pure che una stagione sbagliata diventino 4 stagioni sbagliate. E’ un giochetto che viene in automatico quando in città si vive di pallone: è bello e brutto per questo motivo il calcio, perchè è di tutto e possono parlare tutti. Molti parlano per interessi o poca cognizione ma sforiamo in un problema più ampio: ovunque ci saranno persone che non sanno ciò che dicono, sta alle persone giudicare con onestà l’operato, presente e passato. Custodisco gelosamente anche i miei insuccessi, le stagioni negative che ci sono state e sono sicuramente cose dal quale migliorare.
Fonte: RomaChannel
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