Reduce dalla prima sconfitta della stagione, la Roma riceve all’Olimpico la lanciatissima Fiorentina di Trapattoni, che guida la classifica a punteggio pieno trascinata dai gol di Batistuta (6 in quattro partite).
La 5a giornata prevede un anomalo calcio d’inizio alle 16:00 di sabato, orario insolito anche per gli attuali tempi di calcio-spezzatino. La squadra di Zeman parte bene e si affaccia più volte dalle parti di Toldo, ma proprio nel momento migliore della Roma la Fiorentina passa in vantaggio: Batistuta si avventa su un pallone in profondità, resiste alla carica spalla a spalla di Wome e trova la freddezza di superare Chimenti in uscita con un pallonetto beffardo che si insacca morbido sotto la Curva Sud.
Nella ripresa la Roma resta in dieci per l’espulsione di Di Biagio, reo di un fallo di reazione su Edmundo, costringendo Zeman a rinunciare ad una punta (Gautieri) per rinforzare il centrocampo con Alenitchev. Pochi minuti dopo Candela e Falcone raggiungono Di Biagio negli spogliatoi dopo un battibecco punito da Bazzoli col doppio cartellino rosso.
In nove contro dieci, per sfruttare meglio gli spazi, Zeman decide allora di mandare in campo Gustavo Javier Bartelt detto “el Facha”, arrivato alla Roma in estate dopo una stagione da assoluto protagonista in Argentina, dove con 13 reti in diciannove partite ha portato il Lanus al secondo posto nel Torneo Clausura 1998.
Nonostante le fanfare con cui viene accolto, alla fine del campionato Bartelt lascerà la Roma senza neanche un gol all’attivo; contro la Fiorentina però scrive una pagina indimenticabile per i tifosi giallorossi. Sta per scadere il novantesimo quando “el Facha” riceve un pallone in area di rigore: prima lo difende dall’assalto di Padalino, poi ubriaca di finte Heinrich e Amoroso e si invola lungo la linea di fondo per servire l’accorrente Alenitchev, che batte a rete sotto misura per il gol dell’1-1.
L’Olimpico è in delirio per la giocata di Bartelt e la Roma, sempre in inferiorità numerica, potrebbe anche accontentarsi del pareggio, ma “el Facha” è di un’altra idea: si smarca con un taglio e riceve il pallone in area di rigore, vince un rimpallo e scarica un destro su cui Toldo si oppone di piede, per poi venire trafitto sulla ribattuta dal sinistro di Totti che sigla la rete dell’incredibile 2-1. L’Olimpico esplode incredulo per la gioia, Bartelt si gode l’apoteosi e l’apice della sua esperienza italiana: l’impresa è compiuta “a trenta secondi dalla fine”.
Tabellino
17 ottobre 1998 – Stadio Olimpico
Roma-Fiorentina 2-1 (0-1)
MARCATORI: 31′ Batistuta, 89′ Alenitchev, 93′ Totti.
ROMA (4-3-3): Chimenti, Cafu, Petruzzi, Wome, Candela, Tommasi, Di Biagio, Di Francesco, Gautieri (60′ Alenitchev), Delvecchio (78′ Bartelt), Totti. A disp. Campagnolo, Zago, Dal Moro, D. Conti, Frau. All.: Zeman.
FIORENTINA (4-4-2): Toldo, Padalino, Falcone, Repka, Heinrich, Torricelli, Rui Costa, Amoroso, Oliveira (79′ Morfeo), Batistuta, Edmundo (73′ Robbiati). A disp. Mareggini, Tarozzi, Amor, Firicano, Bettarini. All.: Trapattoni.
ARBITRO: Bazzoli di Merano
NOTE: Ammoniti Edmundo, Amoroso e Totti. Espulsi Di Biagio (58’), Candela (64’) e Falcone (64’). Angoli: Roma 9, Fiorentina 3. Recupero: 2′-4′.
Fonte: asroma.it
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