Il tecnico della Roma Rudi Garcia incontra i giornalisti nella conferenza stampa pre match della sfida contro l’Atalanta che andrà in scena domenica prossima allo stadio Atleti Azzurri d’Italia.
Che tipo di ostacolo può rappresentare l’Atalanta? E’ riuscito a fare il lavoro specifico di cui ha parlato dopo il Cagliari?
“Storicamente Bergamo è una piazza difficile, è quasi la stessa situazione di andare ad Udine. Lo sappiamo e dovremo fare di più, faremo il nostro gioco e andremo per vincere”.
In queste ore si parla dell’uscita di scena di Galliani, Moratti ha venduto. Che idea si fa di questa vicenda?
“Io vedo il campionato italiano con tante squadre di qualità. Vuol dire che tutti questi club lavorano molto bene, le persone della società sono competenti. L’esempio clamoroso sono le tre squadre in Champions, sia Milan che Juventus che Napoli possono entrare negli ottavi di finale”.
Il presidente le fa complimenti e la stima. Sente un pò il peso?
“E’ una motivazione in più, è un onore quello che dice il presidente. Dà la voglia di fare meglio”.
La Roma ha perso un po’ il passo. La preoccupa la cosa? E’ sempre un gruppo forte e convinto?
“Abbiamo vinto 10 partite e ne abbiamo pareggiate 3. Non abbiamo perso e siamo la miglior difesa d’Europa, abbiamo sempre segnato 1 gol tranne che col Cagliari. La cosa più importante è giocare bene, le statistiche col Cagliari sono le migliori da inizio stagione. C’è da migliorare sicuramente, sui calci piazzati abbiamo lavorato molto. Ho fiducia totale in loro e loro in me. Abbiamo fame e voglia di far bene”.
Questa settimana ha permesso di far recuperare i giocatori in difficoltà nel finale di Cagliari?
“Si perché è stata una buona settimana, alcuni giocatori avevano giocato troppo con la loro Nazionale e alcuni erano infortunati. Questa settimana abbiamo fatto un normale lavoro di recupero per alcuni e più duro per altri. Il gruppo è unito e pronto a dare il meglio. Questa è la cosa che mi piace”.
Nel giro di due settimane torneranno Totti e Destro. La presenza di uno esclude quella dell’altro?
“Non succede per il momento, Francesco non ci sarà a Bergamo. Mattia gioca oggi per ritrovare la forma da competizione, se gioca oggi vuol dire che clinicamente è guarito. Adesso dobbiamo lavorare sulla sua forma fisica e questa partita gli servirà proprio per questo. Si allena con grande impegno ma non c’è niente di meglio che giocare”.
Secondo te non c’è differenza sul piano del gioco dalla Roma dei tre pareggi e quella delle 10 vittorie. Si va in gol con maggiore difficoltà, non può esserci un problema psicologico?
“Dobbiamo lavorare di più e dare fiducia ai calciatori. Non abbiamo niente da fare in più. Quando un cannoniere ha un periodo difficile lavora e pensa al gioco collettivo. Noi abbiamo tanti giocatori che possono segnare, non abbiamo questo problema. Secondo me è solamente un problema di efficacia, su questo stiamo lavorando. Meritiamo un po’ di fortuna, la fiducia dei ragazzi c’è”.
La trasferta di Bergamo è rischiosa, cosa ne pensa?
“Quando si va allo stadio è per tifare. Si va in tribuna per supportare la propria squadra, non per altro. C’è una rivalità tra i tifosi bergamaschi e quelli giallorossi, ma c’è la possibilità di fare le cose con maggiore rispetto. In tutti gli stadi del mondo ci deve essere la possibilità di andare con i bambini e mostrare quanto è importante il rispetto dell’avversario. Mi auguro che sia i nostri tifosi che quelli dell’Atalanta facciano una riflessione”.
Destro per lei può giocare dall’inizio?
“No”.
Per la gara di domenica 5 diffidati, terrà conto di questo?
“No. Qui in Italia è differente dalla Francia. Li ti squalificano se prendi 3 cartellini in 10 partite, all’undicesima si azzera. Qui dopo il quinto ti squalificano, ma non dobbiamo pensare a questo e giocare in maniera normale. I miei giocatori sono corretti e giocano a calcio, perché dobbiamo avere paura dei gialli? Giochiamo con sana aggressività, il direttore di gara gestirà tutto e vedremo. Spero di non prendere 5 cartellini gialli, la partita che arriva è sempre la più importante”.
Il presidente Pallotta vuole che lei diventi il Ferguson giallorosso, è possibile?
“E’ normale qui essere legati ai risultati, conosco la regola. Come ho già detto è una motivazione in più quando il proprio presidente dice una cosa del genere. Hai ancora maggiore voglia di fare bene per la Roma, non per il presidente. Sono molto felice di essere qui e di lavorare qui, ho un rapporto molto buono con la società e i giocatori. Lavorare in un ambiente con persone oneste e di qualità è importante. La voglia di aiutarsi a vicenda ci fa dare il massimo”.
Burdisso ha dichiarato di essere pronto a partire per non perdere il Mondiale, c’è un problema su Romagnoli e Jedvaj sull’affidabilità del reparto?
“La mia idea è di vincere a Bergamo, non è il momento di parlare del mercato di gennaio. Tutte le cose che leggo io sono false, non abbiamo ancora parlato con Walter Sabatini. Non c’è nulla, il gruppo mi piace. Siamo secondi ad un punto dalla Juve con una rosa di qualità, con giovani ed esperienza. Possiamo ancora fare meglio, dobbiamo lavorare forte”.
Aver perso il primato può condizionare l’entusiasmo del gruppo?
“La partita scorsa abbiamo preso un punto sul terzo e sul quinto, il quarto ha pareggiato come noi. Abbiamo solamente perso il primo posto, che non è il nostro obiettivo. Era una bella cosa e merito della Roma. Il nostro obiettivo è tornare in Europa e guadagnare punti è stato importante. Per il momento penso che forse è meglio essere secondi e non primi, oggi almeno non ho sentito parlare di Scudetto e questo può essere positivo. L’obiettivo è tornare in Europa, vedremo se ci saremo per lo sprint”.
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