Chi l’avrebbe mai detto a fine luglio scorso, quando la Roma mise a sorpresa sotto contratto Morgan De Sanctis come primo portiere, che quest’ultimo sarebbe divenuto in breve tempo l’estremo difensore meno battuto d’Europa. Il numero uno abruzzese veniva infatti dall’annata probabilmente più disgraziata della sua carriera, fischiato dai tifosi del Napoli e messo sul mercato dalla dirigenza partenopea. La sua esperienza e la grinta innata hanno però convinto il ds giallorosso Sabatini ed il tecnico Rudi Garcia a puntare su di lui per far ritrovare una guida affidabile alla disastrata difesa della Roma. Ovvio che con l’ausilio di stopper finora impeccabili come Benatia e Castan il rendimento di De Sanctis si è letteralmente innalzato.
I numeri sono tutti dalla sua parte: De Sanctis ha disputato in campionato 13 gare da titolare, valevoli per la bellezza di 1.170 minuti totali in campo, subendo soltanto tre reti. Inutile il gol di Biabiany nella vittoria di Parma, rocambolesco quello di Berardi in mischia al 94′ contro il Sassuolo, viziato da fallo quello di Cerci nel pari contro il Torino.
Con queste cifre l’ex napoletano si aggiudica al momento il trono di miglior portiere d’Europa, superando anche le inviolabilità di grandi numeri uno internazionali com Buffon, Valdes o Cech. Gli unici a tenere il passo del romanista al momento sono il portiere dell’Olympiakos, ovvero lo spagnolo Roberto che ha subito quattro reti nella Superliga greca, così come Vincent Enyeama che difende la porta del Lille, non a caso l’ex squadra di Rudi Garcia.
Keivan Karimi