(P.A. Coletti) – Novanta minuti per entrare nella storia. Gervinho domani sera giocherà la partita che potrebbe regalare alla sua Costa d’Avorio la terza partecipazione consecutiva ai Mondiali. A quasi un mese di distanza dall’infortunio l’attaccante tornerà in campo domani sera a Casablanca contro il Senegal nel ritorno dei playoff per la qualificazione a Brasile 2014. Avrà su di lui gli occhi di un’intera nazione che, forte del 3-1 dell’andata, crede nell’obiettivo mondiale. Su di lui, Gervinho, avrà anche l’attenzione di tutto il popolo romanista, con Rudi Garcia in testa, preoccupati dalle sue condizioni fisiche.
La lesione muscolare rimediata contro il Napoli lo scorso 18 ottobre lo ha tenuto fuori causa fino a oggi. Senza di lui, con la contemporanea assenza di Totti, la Roma ha avuto qualche difficoltà a creare tante occasioni da gol. La sua presenza contro il Cagliari il 25 novembre sarà fondamentale per riprendere a vincere in campionato dopo i due pareggi consecutivi. Proprio per questo Garcia non ha voluto rischiarlo nell’ultima partita giocata all’Olimpico contro il Sassuolo, preferendogli Caprari e Marquinho come cambi in attacco. E in conferenza stampa lo stesso allenatore francese aveva lanciato un appello al ct della Costa d’Avorio, Sabri Lamouchi: «L’importante è che non corra rischi di infortunarsi nuovamente: per fortuna l’allenatore della Costa d’Avorio è una persona intelligente, e questa cosa va gestita con intelligenza».
Lamouchi lo ha convocato per testarne le condizioni, il giocatore si sente bene e vuol fare di tutto per aiutare la sua nazionale. Ieri Gervinho si è allenato, per il secondo giorno consecutivo, senza problemi con i compagni ed è pronto a scendere in campo domani a Casablanca contro il Senegal. La qualificazione per gli ivoriani è «una conditio sine qua non», si legge sui media africani, tanto che la federazione ha fissato un premio di 9 milioni di franchi CFA (13.740 euro) per ogni giocatore in caso di passaggio alla fase finale del Mondiale 2014. E ieri è stato il ministro dello sport ivoriano, Alain Lobognon, a caricare Gervinho, Drogba e compagni: «Giocate per un paese intero, la Costa d’Avorio, che lo sport ha riconciliato in piena crisi militare e politica. È vostra responsabilità consolidare questi risultati. Gli ivoriani hanno fiducia in voi. Rendeteli felici e guadagnate questa terza qualificazione».
Questa sera altri due romanisti si giocheranno la possibilità di volare in Brasile il prossimo giugno. La Grecia di Torosidis e la Romania di Lobont in questa sosta si giocheranno andata e ritorno dei playoff. L’andata si gioca questa sera ad Atene, il ritorno il 19 a Bucarest. Dovrà affrontare un lungo viaggioMiralem Pjanic. La sua Bosnia, già qualificata per Brasile 2014, volerà a Saint Louis negli Stati Uniti dove l’aspetta l’amichevole di lusso contro l’Argentina. Volerà oltreoceano anche Maicon. Il Brasile di Felipe Scolari continuerà la sua preparazione al Mondiale affrontando l’Honduras domani a Miami e poi il Cile il 19 a Toronto. L’americano Bradley resterà, invece, in Europa. I suoi Stati Uniti se la vedranno a Glasgow con la Scozia e a Vienna con l’Austria. Anche Strootman non andrà lontano: l’olandese giocherà domani a Genk contro il Giappone di Zaccheroni e il 19 all’Amsterdam Arena contro la Colombia.
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