Il decano degli agenti Fifa, Dario Canovi, ha parlato del pareggio della Roma contro il Sassuolo, commentando anche le ultime notizie di mercato in casa giallorossa. Queste le sue parole:
Si è fatto un’idea sul motivo dell’inaspettato passo falso casalingo della Roma?
“Sono quelle partite che possono capitare. Io ho visto un PSG – Ajaccio in cui hanno fatto 30 tiri in porta ed è finita 1-1. E’ un po’ quello che è successo Domenica con il Sassuolo, dovevano fare 4 gol e invece hanno preso un gol all’ultimo secondo, fra l’altro secondo me anche irregolare, e questo è il calcio, succede. Non credo ci siano altri motivi. Io ho visto una Roma migliore contro il Sassuolo che non contro il Torino. Pura sfortuna chiamiamola così. Nel calcio succede, succede molto spesso”
Vista l’evidente superiorità della Juventus sul Napoli nella sfida di Domenica, pensa che la Roma possa comunque competere per il titolo fino all’Ultimo?
“Io penso di si onestamente. A mio avviso la Roma ha una necessità e continuerò a dirlo risultando anche noioso probabilmente. La Roma ha bisogno, e ne aveva necessità già da questa estate, di acquistare un difensore centrale. Non si può giocare con due difensori centrali titolari con Burdisso come primo rincalzo. Secondo me l’Argentino non è un giocatore da Roma, mi dispiace perché è una persona che apprezzo tantissimo ma non trovo che sia un giocatore da grande squadra”.
A proposito di questo, come le è sembrata la retroguardia giallorossa in queste due ultime uscite dove sono mancati rispettivamente prima Benatia poi Castan?
“Più debole sicuramente. Una grande squadra come la Roma non può avere solo due difensori centrali bravi perché in un campionato come quello italiano gli infortuni e le squalifiche avvengono molto spesso per cui è chiaro che in quel caso non c’è un sostituto adeguato. Io ora non conosco i motivi, ma a me Romagnoli piace però è anche vero che sia lui che Jedvaj sono molto giovani ed evidentemente Garcia non si fida ancora di loro e preferisce Burdisso. Ma anche perché, ho metti dentro un ragazzino di 17-18 anni oppure metti dentro l’argentino e secondo me la Roma ha bisogno di rafforzare la rosa e lo abbiamo visto anche con l’infortunio di Totti e Gervinho. Onestamente non capisco una cosa, a me piace molto anche Caprari, e credo che meriti qualche occasione in più. Poi però è chiaro che l’allenatore ce l’ha sotto gli occhi tutta la settimana, mi fido di Garcia, e se lui lo fa giocare così poco è perché evidentemente non lo ritiene ancora pronto”.
Garcia dopo il successo sul Napoli parlò di “Vittoria di Pirro”. Guardando i numeri della Roma senza Totti e Gervinho (4 gol in 4 partite) evidentemente il tecnico ci aveva visto lungo. Pensa che con il ritorno degli assenti la Roma possa ritrovare quell’alchimia che l’aveva contraddistinta?
“Io parto dal presupposto che giocatori come Totti sono insostituibili. Non si può prendere un altro Totti perché non esiste, neanche volendo ed avendo capitali da investire. Non c’è e non esiste un altro Totti. Continuo a ritenerlo il più grande giocatore Italiano del dopoguerra e forse anche dell’anteguerra, ma li conosco poco. Io credo che la Roma potrà ritornare ad essere la Roma delle prime dici partite nel momento in cui rientra Totti. Non va sottovalutata neanche l’assenza di Gervinho che ha fatto fare il salto di qualità alla squadra. Bisogna fare i complimenti alla società che ha adempito alle richieste del tecnico che lo ha voluto a tutti i costi. Anche lui è un giocatore eccezionale in quanto con la sua velocità e le sue accelerazioni salta l’uomo e crea sempre superiorità numerica. Uno così nel gioco di Garcia è fondamentale”.
Pensa che la Roma interverrà sul mercato a Gennaio? Un giudizio su Leandro Paredes?
“Paredes l’ho visto giocare appena due volte; troppo presto per poter dare un giudizio. Comunque tutti i più grandi conoscitori di calcio sudamericano ne parlano un gran bene e questo non fa che attestarne il suo valore. La società comunque, visti anche i risultati positivi, deve intervenire sul mercato. Anche se comunque è molto difficile e complicato trovare buoni giocatori nella finestra invernale perché chi li ha se li tiene ben stretti. La Roma però, dopo aver incassato molto questa estate, se vorrà rimanere competitiva e provare quantomeno a puntare al titolo o ad un piazzamento in Champions League che garantisce comunque molti introiti, dovrà fare un sforzo economico soprattutto nel reparto arretrato”.
Fonte: Asromaradio.it
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