Ecco le parole di Rudi Garcia al termine del match vinto dalla sua Roma per 0-1 contro l’Udinese:
Pomeriggio davvero complicato, ma abbiamo visto una squadra con una forza interiore e un carattere enorme. E’ questo a fare la differenza?
“E’ così dall’inizio della stagione, non solo oggi. Vincere qui in un campo molto difficile, sappiamo tutti che non hanno perso per più di un anno, abbiamo giocato in 10, era una cosa bella, difficile e conterà per noi a fine stagione. Ne sono sicuro”.
Come si spiega questo piccolo passo indietro nel primo tempo?
“Nel primo tempo abbiamo sofferto troppo sulle ripartenze, colpa nostra. Abbiamo lasciato troppi spazi per loro e non abbiamo difeso bene. Non in difesa ma a livello di equilibrio di squadra. Abbiamo cambiato le cose nell’intervello ed è stato molto meglio”
Fatica questa squadra a giocare con un centravanti come Borriello, che ha fatto una partita generosa ma non è stato servito nel modo giusto?
“Sappiamo che l’Udinese ha cambiato il suo modo di gioco con il 4312. Le soluzioni erano sulle fasce e anche il pericolo nelle ripartenze. Lo rivediamo adesso. Per me era una cosa fondamentale sfruttare di più le fasce ma nel primo tempo eravamo sotto”
Grande personalità della squadra, avete sempre continuato a giocare. Soprattutto il pressing e la generosità di Strootman. Nessuno si risparmia quando bisogna attaccare, si vede anche dal gol di Bradley?
“Un azione bellissima, perchè eravamo solo in dieci. La forza della squadra è di credere in se stessa e andare avanti. Oggi ancora più che in altre partite abbiamo avuto bisogno di forze nuove. Michael Bradley e Marquinho erano la mossa giusto per creare pericoli a questa squadra. Non abbiamo fermato il gioco e abbiamo giocato anche per vincere in 10. E’ una cosa molto bella”
In 10 si gioca meglio?
“Per una partita. Quando siamo in 10 dobbiamo giocare a linee strette e sfruttando velocità e calci piazzati. Per questo motivo è uscito Borriello, avevamo bisogno di velocità”
Marquinho diceva che stava bene con lei. Il suo merito principale è stato far sentire importanti tutti già dal ritiro?
“Ma lo vediamo adesso che sono tutti importanti. Non dimentichiamoci che oggi non c’erano nè il capitano nè Gervinho. Sono tutti importanti perchè uno che è in panchina oggi, io dico, sarà titolare domani. Per questo dobbiamo fare attenzione a tutti e tutti sono importantissimi”.
Molti detrattori dicono che la Roma è fortunata. Visto che si dice sempre ai vincitori che si ha fattore C, lei quanto ci crede e quanto conta?
“La fortuna si provoca. Non arriva mai sola. Se uno dà tutto in campo durante la settimana e sfrutta le occasioni è molto importante. Non dimentico che abbiamo giocato in 10 ma nel primo tempo potevamo giocare 11 contro 10 noi. Questa non è fortuna è calcio, dipende da quello che succede in una gara però quello che è più importante è avere fiducia nella squadra e nei compagni e oggi l’hanno fatto”
De Rossi è la vera forza della Roma?
“E” una delle forze, è un grande giocatore e un grande uomo, ha fatto un passaggio veramente meraviglioso”
Ieri è diventato anche filosofo, quanto aveva a scuola in filosofia?
“Non più di voi (ride)”
Fonte: Sky Sport
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La vittoria più bella?
“Sì, forse sì. Abbiamo giocato in dieci, abbiamo giocato con la testa: in dieci c’è sempre qualcosa in più da fare per vincere. Un giocatore importante per noi Micheal Bradley. Inoltre qui è difficile giocare, non era affatto una partita facile. Conterà questa vittoria a fine stagione”
Se non è perfezione, poco ci manca
“Sì, ci manca: dobbiamo pensare alla gara con il Chievo: tutti ora pensano che vinceremo facilmente, ma è tutto il contrario. Abbiamo giocato senza Totti e Gervinho, con il rosso a Maicon. E’ importante che tutti siano concentrati”
Come fa a tenerli tutti sul pezzo?
“Perché tutti sanno che chi sta in panchina potrà essere il titolare di domani. Tutti hanno voglia di andare in campo e dare il meglio”
Chi ne vince così tanto arriva fino in fondo…
“Daniele lo ha detto dopo il Napoli e lui ha vinto 11 partite di fila, dobbiamo ancora fare tanto”
Operazione importante in questi mesi: ha adattato la Roma ad un modo di giocare diverso
“Sono d’accordo: il gioco è differente con il capitano, ma oggi con la forza di Marco Borriello nell’area abbiamo fatto comunque gioco. E abbiamo segnato. E’ importante per noi e per l’avversario: noi possiamo giocare in modi diversi, gli avversari non sanno come giocheremo”
Come si isola dall’entusiasmo?
“Io preferisco avere una buona sorpresa a fine anno. Non si tratta di mancanza di ambizione: se facciamo lo sprint finale, allora vedremo dove possiamo arrivare. Io non voglio che i miei tifosi siano delusi. Siamo primi e lo meritiamo. C’è tanto lavoro, abbiamo bisogno di un po’ di fortuna e non avere molti infortuni”
E oggi di fortuna ne ha avuta. Si sente fortunato?
“Questa cosa fa parte del gioco, ma non arriva sola, si provoca. Non dimentico che abbiamo giocato in inferiorità numerica, ma anche potevamo giocare in superiorità numerica. Ma non parlo di questo, preferisco guardare il salvataggio di Castan e Benatia su Gabriel Silva: abbiamo giocato con il cuore e con la testa. Abbiamo sfruttato le poche possibilità avute sul piano offensivo”
E’ sorprendente vedere due allenatori stranieri in testa. E sorprende questo De Rossi, tornano quelli di 3-4 anni fa. Merito suo o del giocatore?
“Merito di tutti, siamo tutti insieme. Lavoriamo, vedo come loro lavorano, in maniera molto seria. Ma oggi nel primo tempo abbiamo avuto problemi sulle ripartenze dell’avversario ed era colpa nostra: non avevamo un equilibrio difensivo come al solito”
Fonte: Mediaset Premium