Una vittoria speciale per un uomo fondamentale; Morgan De Sanctis si è contraddistinto dopo il fischio finale di Udinese-Roma per un’esultanza assolutamente sfrenata e sopra le righe, fino a quel momento mai così evidente nei modi. Il motivo potrebbe essere riassunto semplicemente data la difficoltà estrema della partita, vinta con i giallorossi in inferiorità numerica contro un avversario tosto ed imbattuto al Friuli. Ma in fondo spicca un senso di rivalsa per il portiere abruzzese, fischiato per tutto l’incontro dai suoi ex tifosi.
De Sanctis non è molto amato a Udine, pur avendo difeso i pali della porta bianconera dal 1999 al 2007; i dissapori con l’ambiente risalgono proprio nell’ultimo anno giocato nel Triveneto, quando i rapporti con la curva non erano più idilliaci, viste le difficoltà della squadra allora allenata da Alberto Malesani ed i primi errori individuali del proprio numero uno. Con il rientro di Handanovic, che nella stagione successiva avrebbe preso certamente il posto da titolare, De Sanctis decide di sfruttare il nuovo articolo 17 dell’Uefa, ovvero ottenere lo svincolo dal contratto in essere per passare ad un club estero, il Siviglia. Decisione, quella del portiere, tutt’altro che accettata volentieri dai supporters friulani, i quali interpretarono tale partenza come un vile tradimento.
Ecco che ieri De Sanctis dopo una vittoria di forza, carattere e perseveranza, ha sfogato tutto il suo entusiasmo e la sua voglia di rivincita di fronte a quel pubblico tanto ostile.
Keivan Karimi
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