Una squadra in un gol. Nel destro di Michael Bradley a Udine che ha regalato i tre – pesantissimi – punti alla Roma si racchiude lo spirito intero di un gruppo dove anche chi non è un titolare inamovibile diventa fondamentale. Gol vittoria, sì, ma anche qualcosa di più. Perché Bradley in estate poteva seriamente lasciare la Capitale. Lo voleva il Cardiff e faceva sul serio, Bradley in Premier era diventata più di una tentazone. Offerta da 7 milioni sul tavolo del d.s. Walter Sabatini. Che rifiuta la proposta. Perché tutta la Roma credeva e crede in Bradley, l’americano con professionalità, umiltà e piedi buoni. Aver tenuto lui, Borriello, Marquinho e molti altri che potevano andar via, oggi, si sta dimostrando una scelta determinante. A cominciare da Pjanic – per cui la Roma nell’ultimo mercato ha declinato la proposta del Tottenham da 25 milioni – per arrivare anche a Dodò, chiesto in prestito dal Verona. Una serie di no che ora fa rima con una serie di nove vittorie consecutive. Anche grazie a Bradley e i ‘suoi fratelli’. Simboli della nuova Roma di Garcia, vincente con tutti.
Fonte: gianlucadimarzio.com
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