In casa dell’Udinese, e poi all’ Olimpico col Chievo e in trasferta a Torino senza le giocate di Totti e la velocita’ di Gervinho. La Roma di Rudi Garcia perde le due frecce piu’ appuntite dell’attacco e si trova a dover fare i conti con un’improvvisa emergenza del reparto offensivo. Dopo lo stop del capitano giallorosso, sicuramente out fino alla sosta di campionato prevista per meta’ novembre, anche l’ivoriano e’ costretto ad alzare bandiera bianca. Gli esami strumentali svolti oggi dall’ex Arsenal hanno evidenziato una lieve lesione muscolare del retto femorale sinistro che, stando alle stime fatte a Trigoria, lo terra’ lontano dai campi per circa due settimane.
Considerando anche l’assenza di Destro, che oggi a Barcellona ha effettuato l’ultima visita di controllo con esito positivo per un rientro graduale in squadra (nei prossimi giorni iniziera’ la preparazione atletica sul campo), Garcia dovra’ quindi rinunciare a un potenziale tridente titolare per almeno le prossime tre partite. Proprio per questo tocchera’ alle seconde linee non far rimpiangere gli infortunati. E stara’ a Garcia decidere chi e come impiegare a partire dalla sfida con l’Udinese. Il tecnico francese, che subito dopo il successo col Napoli aveva parlato forse a ragion veduta di “vittoria di Pirro” pensando ai contrattempi muscolari dei suoi attaccanti, potrebbe replicare la scelta fatta gia’ con la Sampdoria (quando Totti comincio’ dalla panchina) optando per Borriello prima punta e Marquinho sull’esterno assieme a Florenzi. L’alternativa potrebbe essere rappresentata dall’inserimento dal primo minuto di Ljajic, con Borriello sempre vertice offensivo.
Questa seconda opzione col serbo titolare, pero’, toglierebbe alla Roma l’unico elemento in grado di cambiare la partita subentrando a gara in corso. Ne’ Marquinho, ne’ tantomeno il giovane Caprari sono infatti in grado di imprimere quella svolta che Ljajic ha invece gia’ dimostrato di saper generare. Un’ulteriore strada, comunque difficile da pronosticare poiche’ costringerebbe Garcia a smontare il terzetto di centrocampo che finora si e’ dimostrato di gran lunga il migliore in Serie A, porterebbe all’avanzamento di Pjanic nel ruolo di regista offensivo ricoperto finora da Totti, con Bradley sulla mediana al fianco di De Rossi e Strootman. Difficile infine da ipotizzare una modifica del modulo, dal 4-3-3 al 4-2-3-1, con Marquinho, Pjanic e Florenzi alle spalle di Borriello, e Ljajic primo cambio.
Fonte: Ansa
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