Enrico Fedele, procuratore di Paolo Cannavaro, ha commentato la prestazione del suo assistito nella partita persa dal Napoli contro la Roma (ha procurato la punizione e il rigore da cui sono scaturiti i gol ed è stato espulso per somma di ammonizioni):
STATO D’ANIMO – “E’ stata una partita insufficiente quella di Paolo, su questo non c’è dubbio. Bisogna però, come sempre, trovare il capro espiatorio in ogni sconfitta e magari tutti si dimenticano che Pandev non fa gol. Al di là della prestazione del mio assistito, non si deve mettere mai in dubbio l’impegno del ragazzo. Criminalizzare una persona sotto ogni punto di vista non lo accetto se non dai tifosi innamorati e delusi. Ho parlato con Paolo subito dopo la partita dell’Olimpico, era molto amareggiato. Dopo il primo intervento in cui è stato ammonito, c’è stata la doppia ammonizione. Non voglio dire che la prova di Cannavaro sia stata solo sfortunata giacché è stata insufficiente”
HAMSIK – “La prestazione non è stata positiva neanche gli attaccanti che non segnano e per quel giocatore che la partita se l’è guardata. E mi riferisco ad Hamsik che ha le qualità del top player ma nelle partite importanti non fa sentire il suo peso. E mi riferisco anche a quei giocatori che dovrebbero fare gol a tre metri dalla porta ma non lo segnano. Non è giusto dire che la colpa della sconfitta del Napoli a Roma è solo di Cannavaro. Il Napoli ha perso dopo aver disputato buona parte del primo tempo”.
INSIGNE – “Giocando un calcio all’italiana con molti giocatori dietro la linea della palla, il Napoli ha avuto tre occasioni chiare da gol nel primo tempo di cui, due rigori in movimento. Se Insigne fosse stato meno frettoloso e più furbo, si sarebbe procurato un calcio di rigore”.
HIGUAIN – “Non riusciva a giocare così come doveva fare, ci sono calciatori che al minimo dolorino non giocano. Vedremo in seguito se Higuain fa parte di questi. Non mi è piaciuta la gestione di Benitez perché se un giocatore non sta bene, non deve giocare. L’allenatore ha dato un eccesso di fiducia ad un giocatore come Higuain, certamente importante, ma che ha dato vita ad una scelta sbagliata perché se il giocatore non sta bene non va nemmeno in panchina. Gli infortuni muscolari sono particolari e due giorni di riposo potrebbero fare bene così come potrebbero non bastare. Higuain si tratteneva nell’allungo per cui se il blocco psicologico è passato, può giocare, ma, se così non fosse, meglio non schierarlo”.
Fonte: radio crc