(L Valdiserri) – Nessuno è profeta in patria?Roma Napoli, big match anticipato all’Olimpico per non farlo coincidere con la manifestazione dei No Tav, misure di sicurezze rafforzate, si può leggere anche così: un francese primo in classifica (Garcia) contro uno spagnolo secondo (Benitez) nella terra che pensa di avere i più grandi allenatori del mondo. Garciadice che «può essere una coincidenza», anche se il suo calcio è così studiato e preciso che non sembra venire da un uomo che crede al caso. Diplomatico e scaramantico lascia sempre il merito alla squadra e getta sul Napoli il peso del pronostico: «Loro hanno due squadre, quasi di pari livello, per vincere il campionato e giocarsi alla grande la Champions League. Ecco perché, per lo scudetto, i favoriti sono Napoli e Juventus. Il nostro obiettivo può essere questo: fare una volata con loro fino alla fine ».
Sulla singola partita, si apre un po’ di più: «Ho visto allegria e determinazione nell’ultimo allenamento. Alla partita ci arriviamo bene. Le fatiche nelle nazionali? Ci sono per tutte e due le squadre. E a Pjanic, che si è qualificato al Mondiale con la Bosnia, e a Florenzi, che ha segnato il suo primo gol in azzurro, hanno portato anche tanta felicità». Rudi è attento solo all’oggi. O, almeno, così vuole far credere: «Mi dite che tutte le squadre che hanno vinto 8 gare di fila hanno poi conquistato lo scudetto? Allora vi chiedo: l’Atletico Madrid ne ha vinte 8 su 8, per questo è favorito su Barcellona e Real Madrid? ».
Un confronto per sviare l’euforia («Cerco sempre di essere misurato—ha detto a Le Figaro — perché una stagione non è mai un lungo fiume tranquillo») ma che riporta alla considerazione di prima: può essere l’anno degli stranieri? In Spagna sono primi due tecnici argentini (Martino al Barcellona e Simeone all’Atletico Madrid), in Inghilterra un francese (Wenger, Arsenal), in Germania uno spagnolo (Guardiola, Bayern), in Francia un italiano (Ranieri, Monaco) e in Italia un francese di origine andalusa (Garcia). Il «meticciato » funziona.
Non può essere una tendenza? Un segno vincente? La Roma si presenta alla partitissima con 2 punti di vantaggio in classifica e sembrano persino pochi per lo score giallorosso: 7 vittorie su 7, 20 gol segnati e uno solo subito. Ljajic potrebbe essere titolare con Gervinho, pronto alla staffetta, in panchina. Adem si è preparato a Trigoria per tutta la settimana e fin qui, anche se ha segnato 3 gol, è stato impegnato meno del compagno, che ha nelle gambe la partita di qualificazioni mondiali con la Costa d’Avorio (gol, assist e rigore procurato) e il viaggio intercontinentale. Ballottaggio tra Torosidis e Dodò per sostituire lo squalificato Balzaretti. Pare favorito il greco. Strootman e Pjanic non sono al 100%, ma questa non è una partita come le altre e sarà chiesto loro di stringere i denti. «Cerchiamo un exploit — rilancia Garcia —. Si dice anche in italiano? No? Questa è una bella parola francese». Se la Roma dovesse vincere anche stasera, Rudi può stare tranquillo. Da sabato il francese diventerà la lingua ufficiale di Trastevere, Testaccio e Garbatella.