Da inizio campionato i giallorossi capolisti hanno guadagnato il 140% di valore in Borsa, ora il titolo veleggia verso quota 1,2 euro. Il peso delle nuove prospettive sugli stadi dopo le promesse del ministro Delrio
Il calcio non scende in campo, con il Campionato fermo per gli impegni della Nazionale, ma vince a Piazza Affari. I titoli dei tre club della Serie A quotati alla Borsa di Milano, cioè Juventus, Roma e Lazio, sono in rally dall’apertura dei mercati; per le azioni delle squadre della capitale si registra addirittura un passaggio in asta di volatilità e una successiva sospensione. Gli andamenti sono da capogiro: balzo in doppia cifra per giallorossi e biancocelesti, con la Vecchia Signora che segue a ruota.
Il faro degli investitori si è puntato sulla Roma già dalla scorsa settimana, quando la vittoria della squadra di Garcia a San Siro contro l’Inter (0-3 il finale) ha consegnato agli addetti ai lavori una capolista galvanizzata e una seria candidata per la vittoria finale del Campionato. Ma come spesso accade i meriti sportivi contano solo fino a un certo punto nel giudizio degli investitori. Per la squadra giallorossa, quindi, pesano anche i conti in miglioramento (pur se ancora in rosso di 40 milioni e con prospettive di perdita nel nuovo esercizio) e un progetto sportivo-societario maggiormente definito nel tempo.
Da venerdì, inoltre, il mercato ha premiato anche Lazio e Juventus. Dall’inizio del campionato del 24 agosto, le azioni del club giallorosso sono in testa con un guadagno di oltre il 140%, grazie a sette vittorie consecutive, il primo posto in classifica con 21 punti e in attesa della partita col Napoli nell’ottava giornata. Solo il 4 ottobre, il titolo della Roma valeva 0,58 euro mentre oggi veleggia verso quota 1,2 euro. Segue la Lazio con un +34,5%, mentre la squadra torinese segna +16,4%.
Sull’industria del pallone fungono da propulsore anche le parole del ministro per gli Affari Regionali e per lo Sport, Graziano Delrio, che parlando alla VII Commissione del Senato ha recentemente riportato ottimismo in merito alla Legge sugli Stadi. Un provvedimento atteso da tempo immemore dalle società sportive e che permetterebbe loro di agevolare l’iter per la costruzione di impianti sportivi, introducendo nelle ultime versioni allo studio maggiore trasparenza (con gare d’appalto per l’assegnazione dei terreni da sviluppare e limiti ai progetti immobiliari per non aprire il fianco al tentativo di speculazione edilizia).
“I tempi sono maturi per una legge, non solo per gli stadi, ma per l’impiantistica sportiva nel suo complesso”, ha spiegato pochi giorni fa Delrio. “E’ stato già depositato un progetto alla Camera ma il governo stava lavorando già ad una sua proposta, però abbiamo bisogno di mettere più sicurezza, modernità e innovazione nell’impiantistica”. Secondo il ministro, che ha promesso un provvedimento concreto entro la fine dell’anno, è anche “molto rilevante la piena ripresa dell’attività dell’Istituto Credito Sportivo. Pensiamo di procedere alla sua piena funzionalità al massimo entro la metà di novembre o ai primi di dicembre. Finalmente si riavrà a disposizione una banca che dovrebbe consentire una ripresa degli investimenti sull’impiantistica e che dovrebbe favorire, specialmente al sud dove ci sono le carenze maggiori, una ripresa dei cantieri”.
Fonte: Repubblica.it
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