Si stanno concludendo in queste settimane le qualificazioni agli attesissimi Mondiali di Brasile 2014, competizione che si svolgerà tra meno di un anno nello stato sudamericano. Tra le varie teste di serie in lizza per il titolo spiccano a sorpresa due nazionali che stanno dimostrando il loro pieno valore tecnico in progressiva ascesa. In Europa il piccolo Belgio sembra giunto ad un momento storico eccellente, confermato dal primo posto solitatio e strameritato nel gruppo A delle qualificazioni, a ben 8 punti di vantaggio dai primi inseguitori della Croazia. Una nazionale giovane e ricca di talenti, gestita da un ex stella del calcio belga degli anni ’90 come Mark Wilmots. Questa selezione dei Diavoli Rossi si prefigge di diventare la più competitiva della storia, superando la sorprendente formazione che arrivò ai quarti di finale a Spagna ’82 con il folle Preud’homme tra i pali. Spiccano nella rosa belga i talenti purissimi di giocatori come Hazard, Witsel e Fellaini, ma anche l’esperienza internazionale di gente del calibro di Kompany, Vermaelen o Van Buyten.
Incanta e sorprende in Sudamerica invece la nuova Colombia di Pekerman, nazionale che negli anni ’90 era entrata di diritto tra le migliori del proprio continente, ma senza mai giungere a risultati eccelsi. Dopo un decennio sonnacchioso, la selezione colombiana torna a qualificarsi ai Mondiali con un ottimo secondo posto nel girone della Conmebol alle spalle della sola Argentina. L’uomo maggiormente rappresentativo è Radamel Falcao, il super bomber che da anni si sta imponendo a suon di gol decisivi in Europa. Ma non si devono sottovalutare talenti carismatici come Zuniga, Cuadrado, James Rodriguez o Jackson Martinez, tutti calciatori che nel vecchio continente sono giudicati ormai top-players. Lontana parente della Colombia bizzarra di Valderrama, Higuita e del povero Escobar, ucciso a causa di un’autorete decisiva ad Usa ’94, questa selezione dei Los Cafeteros resta una seria candidata per i primi posti della prossima World Cup.
Keivan Karimi