Settimo sigillo giallorosso nella notte di San Siro; la Roma si impone con un 3-0 da manuale già nel primo tempo contro l’Inter e allunga al primo posto in classifica. Ecco i voti alla prestazione giallorossa:
DE SANCTIS 7 – Non fa parate troppo difficili, ma la sua prestazione è come sempre rassicurante, a parte un brivido su Ranocchia.
TOROSIDIS 7 – Preciso, costante ed attento. Non sbaglia un intervento.
BENATIA 7,5 – Commette quel paio di errori che lo riporta tra gli esseri umani. Ma la sua prova è sempre impeccabile.
CASTAN 7 – A parte la sciocca ammonizione per fallo di mano, appare deciso e concentrato.
BALZARETTI 6,5 – Mezzo punto in meno per l’espulsione; per il resto efficace e sicuro.
PJANIC 7 – Quando ha la palla danza meravigliosamente in mezzo al campo, più in difficoltà quando deve fare interdizione. Dal 57′ TADDEI 6 – Ordinato ma troppo falloso in mezzo al campo.
DE ROSSI 8 – Dominatore assoluto in mezzo al campo, una diga infallibile che non lascia alcuno spazio a Alvarez e compagni.
STROOTMAN 7,5 – Lottatore instancabile, dalla sua ripartenza sprint nasce anche il gol di Florenzi. Mai domo.
FLORENZI 8 – Motorino mobile e duttile, cambia spesso fascia, l’Inter non lo prende mai. Il gol del 3-0 è da manuale del calcio. Dal 76′ MARQUINHO 6 – Quantità e corsa sulla fascia nel finale.
TOTTI 9 – 37 anni che sembrano la metà, una classe infinita che stasera si concretizza con una doppietta-show. Splendido il destro secco dell’1-0, imparabile il rigore del raddoppio. Ma l’enorme lavoro oscuro da prima punta è esemplare. Dal 80′ DODO’ SV.
GERVINHO 8 – E chi lo ferma più; come Florenzi non lascia punti di riferimento a Ranocchia e compagni, tanto da sgusciare in area ad ogni occasione. Guadagna con un guizzo elastico il rigore del 2-0, nella ripresa è commovente quando fa 50 metri di corsa fermato solo dal miracolo di Handanovic.
GARCIA 8,5 – Una Roma che rasenta la perfezione. Ma quello che piace è l’intelligenza e la duttilità con la quale interpreta tutte le gare, riuscendo a battere i rivali nerazzurri con la loro arma migliore, il contropiede. La sua formazione concede pochissimo e concretizza il doppio, il meccanismo ben oliato continua a girare a meraviglia.
Keivan Karimi