(F. Balzani) Chi perde, paga. Con la panchina. Sabato sera all’Olimpico Garcia e Mihajlovic si giocano il futuro in una sfida che né Roma né Milan possono più sbagliare. Spettatore interessatissimo del match sarà Spalletti. Il tecnico toscano è stato tenuto in stand by dalla Roma almeno fino a metà gennaio, ma nelle ultime ore anche il Milan si è fatto sotto offrendo un triennale da 2,8 milioni. Spalletti ha preso tempo, fino a sabato appunto. Nel frattempo il Milan (ieri riunione tra Berlusconi e Galliani) non starà con le mani in mano e sonderà il terreno anche per Mazzarri e Lippi. L’esonero di Mihajlovic, infatti, potrebbe anche arrivare prima di sabato. Sinisa non ci pensa: «Io non mollo. Penso solo ad allenare e a vincere la prossima partita. Per il resto chiedete al presidente. Con Menez e Balotelli questa squadra vedrà aumentare il suo valore».
Anche Pallotta (che nelle intenzioni ha già scaricato Garcia dopo l’eliminazione con lo Spezia in coppa Italia) aspetterà nonostante l’ennesima delusione in campionato che allontana i giallorossi dalla preziosa zona Champions e ha scatenato la rabbia social dei tifosi. La palla sabato notte passerà alle due dirigenze. Quella della Roma ieri è tornata ufficialmente a parlare della situazione del tecnico dopo quasi un mese passato a contattare Spalletti e a capire se poter arrivare a Conte a giugno. «La posizione di Garcia è legata ai risultati ma non alle singole partite. Figuriamoci se col Chievo, senza 8 giocatori, possiamo mettere in discussione l’allenatore», ha detto Baldissoni. Forse dopo il match col Milan e senza l’alibi delle assenze qualcosa potrebbe cambiare. Roma-Milan si giocherà anche sul mercato. Sabato, infatti, Galliani e Sabatini si incontreranno per parlare di El Shaarawy: il Milan chiede 14 milioni, ma la Roma è disposta ad arrivare a spendere quella cifra solo con la formula del prestito con diritto di riscatto.