(M. MONTI) – Così come prima del derby, Rudi Garcia lancia un messaggio alla sua Roma: “Il buon inizio dà fiducia alla squadra e voglio che la tensione resti alta”. Questo lo lo slogan della conferenza stampa del tecnico francese alla vigilia della gara contro la Sampdoria. Non basterà la tendenza favorevole nella sua esperienza al Lille, per tranquillizzarlo a poche ore dalla trasferta di Genova: Garcia, infatti, non ha mai perso alla quinta, nei cinque anni trascorsi in Francia, collezionando due pareggi e tre vittorie. “La Sampdoria ha difficoltà in casa ma – avverte – è sempre difficile giocare con una squadra che ha bisogno di punti. Il derby può dare fiducia e fame al nostro gruppo e spero di vederlo sul campo”.
DERBY – A proposito della stracittadina (“qualcosa di grande livello emotivo”), il mister giallorosso ha tenuto a specificare come i tre punti ottenuti contro i biancocelesti abbiano contribuito a portare serenità a Trigoria: “Mi sembra che per alcuni, non solo i giocatori, ci sia più tranquillità nella testa”. Merito dei suoi metodi, sicuramente, dell’attenzione rivolta agli aspetti relazionali tra mister e calciatori ma “merito, in primo luogo, dei giocatori. Il lavoro di un allenatore è su tutti i piani ma – come sottolineato dalle sue stesse parole – una squadra che ha più fiducia nel compagno e in sè stessa può fare grandi cose”. Anche domenica i giallorossi hanno confermato il trend del duplice rendimento tra primo e secondo tempo: tutti i 10 gol realizzati dai capitolini sono arrivati nei secondi 45 minuti. “Nel secondo tempo contro la Lazio abbiamo visto una squadra che può tenere la palla e dare maggiori pericoli alla difesa avversaria. Questa è la Roma che mi piace – prosegue – ma una grande squadra è quella che può fare queste cose in ogni partita”.
OBIETTIVI – Servirà, quindi, voltare pagina e non pensare più alla ‘vendetta’ compiuta ai danni della Lazio: “Per il momento non abbiamo vinto che 4 partite, niente di più. Se entreremo nei primi 5 posti sarà un obiettivo raggiunto”. Sguardo rivolto al presente e, quindi, anche al Napoli, che detiene il primato in classifica insieme ai giallorossi: “Abbiamo disputato solo 4 gare, nessuna con le squadre che sono al vertice. E’ troppo presto per capire quale sia il livello della Roma”. Per farlo, servirà passare dal turno infrasettimanale contro la Sampdoria di Delio Rossi, che ritroverà Ljajic da avversario. Non sarà la prima volta, dato che il 13 aprile scorso i due si erano già incontrati sul campo, nella sfida tra Sampdoria-Fiorentina terminata 3-0 per i viola. Tra i marcatori anche l’attuale numero 8 dei giallorossi, protagonista di quel brutto siparietto con il tecnico riminese durante Fiorentina-Novara. Su quel 2 maggio 2012 Garcia si è espresso così: “A volte è meglio non sapere niente del passato, io non sapevo la loro storia”.
SAMPDORIA – A Trigoria, oggi, è stato provato il tridente Florenzi, Gervinho e Borriello. Proprio sull’ex Genoa, ha parlato Rudi Garcia: “Un giocatore preferisce sempre iniziare da titolare ma, per il momento, la panchina si dimostra concentrata e, se manterremo questa cosa in futuro, sarà positivo per noi”. Allora, si fa largo l’ipotesi di un turn-over che possa dar respiro a Francesco Totti, per cui Garcia ha speso parole al miele: “E’ il più grande giocatore che abbia mai avuto a disposizione. E’ una leggenda che continua a scrivere lui stesso”. L’idea di dare un turno di riposo a qualche titolare potrebbe riguardare anche Miralem Pjanic, provato oggi nella formazione delle riserve: “Tutto è possibile, è solo la seconda partita”. La difesa della Sampdoria è la seconda peggiore della Serie A, con 8 reti incassate contro le sole 4 messe a segno. Probabile che il francese terrà conto della fragilità del pacchetto arretrato doriano cercando, al contempo, di limitare le verticalizzazioni di Obiang a centrocampo per il riferimento offensivo Gabbiadini. Per testare la consistenza della Roma, che mai nella sua storia ha conseguito 5 vittorie nelle prime 5 gare di campionato, bisognerà superare l’ostacolo Sampdoria, poi verrà il tempo dei bilanci: “Servono più gare per farlo ora. A Parma era difficile perché all’intervallo eravamo sotto. Non esistono partite facili, delle prime 4 che abbiamo vinto nessuna lo era”.