“Terzo tentativo per la legge sugli stadi? Si tratta di una legge, non solo sugli stadi, e questo e’ un passo in avanti rispetto al passato, ma che punta a favorire la realizzazione o la ristrutturazione di impianti e complessi sportivi multifunzionali. Quindi non la definiamo sbrigativamente una legge sugli stadi, perche’ non e’ solo rivolta a questo ambito, c’e’ una emergenza di impianti sportivi in tutta Italia che non riguarda solo gli stadi di calcio, ne’ tantomeno quelli di Serie A e basta”. Cosi’ il deputato del Pd, Dario Nardella, illustra all’Adnkronos, la proposta di legge sugli impianti sportivi, di cui e’ primo firmatario insieme all’altro deputato Pd, Filippo Fossati.
Dopo la Juventus e l’Udinese e’ la Roma la societa’ che sta lavorando al suo nuovo stadio, ed ha gia’ individuato l’area di Tor di Valle. “La legge potra’ aiutare James Pallotta a costruire lo stadio? Certo, questa legge potra’ aiutare ad accelerare gli iter amministrativi di tutte quelle societa’ di calcio che intendono investire sulle citta’ per realizzare stadi nuovi. Se fosse gia’ entrata in vigore, avrebbe potuto essere utilizzata anche per lo stadio di Udine oppure di Torino. Il modello a cui si ispira la legge e’ molto simile a quello dello Juventus Stadium”, sottolinea Nardella che spiega come sono stati molti i contatti con i vertici dello sport italiano e non solo. “Abbiamo avuto molti contatti con il mondo del Coni e con alcune realta’ del mondo calcistico, ovviamente il progetto di legge e’ un inizio, una base di lavoro e a partire da questo progetto di legge avvieremo un confronto a tappeto con tutti i protagonisti del mondo sportivo, non solo del calcio. Penso ai palazzetti dello sport, di cui l’Italia e’ molto carente”.
“Ora dobbiamo fare un calcolo esatto su quanto in linea teorica si puo’ risparmiare, ma la novita’ e’ che c’e’ la possibilita’ di una procedura gia’ utilizzata e presente nella normativa italiana, come la finanza di progetto, e dall’altro si attribuisce alla Regione il compito principale nella procedura, attraverso un responsabile unico del procedimento e che ha dei tempi molto rigorosi per poi emanare il provvedimento autorizzatorio”, prosegue Nardella. “I protagonisti sono il soggetto privato, il Comune e la Regione, ma stiamo parlando di impianti realizzati dai privati. Il soggetto che vuole realizzare un impianto o valorizzarne uno esistente, presenta al Comune la proposta di intervento. Quindi il Comune e’ la prima tappa, ed ha un tempo prestabilito dalla presentazione per trasmette, a sua volta, alla Regione che, e qui c’e’ l’elemento di novita’ e di bellezza, nomina un responsabile unico del procedimento. La legge chiaramente non deroga ai vincoli paesaggistici, idrogeologici e di tutela del patrimonio culturale. C’e’ l’attenzione per il rispetto delle normative”, spiega il primo firmatario della proposta di legge. Un testo che dovrebbe ottenere un consenso bipartisan. “Abbiamo lavorato per avere un sostegno bipartisan, senza dubbio. Abbiamo informato sia il ministro Delrio, il presidente del Coni, Malago’, e il Governo di questa iniziativa, e una analoga e’ presente al Senato a firma del senatore Villari e questo impegno di Camera e Senato puo’ essere una base ottima per facilitare il lavoro del governo, non e’ assolutamente in chiave di contrasto ma di agevolazione del lavoro che dovra’ fare il governo. Il lavoro parte da una matrice comune e dal coinvolgimento di tecnici ed esperti. I due percorsi, quello dell’iniziativa parlamentare da un lato e quello dell’iniziativa governativa non si escludono, ma semmai possono essere in sinergia”, conclude Nardella.
Fonte: Adnkronos