La faccia truce di Roman Abramovich all’uscita dello spogliatoio del Chelsea, subito dopo la sconfitta con il Basilea ieri sera in Champions, più che ad una visita di cortesia per rincuorare i suoi giocatori faceva pensare ad un minaccioso monito in vista di una stagione appena cominciata. Un avvertimento lanciato non solo alla squadra ma anche a Josè Mourinho, incappato nella seconda sconfitta consecutive dopo il passo falso in Premier League contro l’Everton. Ma se la caduta in campionato era passata pressochè inosservata, quella in Champions League è stata fragorosa quanto inaspettata. Sottolineata dai fischi dello Stamford Bridge al triplice fischio finale. Una delusione che – scrive il Mirror – segna addirittura ufficialmente «la fine della seconda luna di miele di Mourinho». «Uova in faccia», il titolo scelto dal tabloid, con riferimento alla metafora utilizzata alla vigilia dallo stesso portoghese. «Le uova hanno bisogno di una gallina che le covi prima perchè si dischiudano», aveva vaticinato Mou, sottolineando il suo compito alla guida di una squadra giovane. Davanti ai taccuini, dopo quella che il Mirror definisce «una vera umiliazione», il manager dei Blues non si è nascosto: «Sono l’allenatore e dunque sono in ultima istanza responsabile di tutto. Dei cattivi risultati e dei momenti difficili. Questa squadra non ha ancora la maturità e la personalità per affrontare i momenti difficili della partita». Una disamina condivisa dalla stampa britannica: «Uova marce», l’apertura scelta dal Sun che sottolinea come «gli svizzeri abbiamo fatto arrossire di vergogna Josè»., incrinando persino il rapporto speciale che l’ex Special One ha sempre avuto con i tifosi del Chelsea. Accolto in estate come il profeta finalmente tornato a casa, l’avvio di stagione si sta rivelando più complicate del previsto e c’è già chi – come il Daily Express – sente «l’eco di un sogno che sta traballando»
Fonte: Ansa