Venerdì 13 settembre, a Milano, si terrà l’assemblea della Lega di serie A: all’ordine del giorno, i diritti tv. Tema caldo. C’è da preparare il bando d’asta per la stagione 2015-’18: c’è tempo sino alla primavera del prossimo anno, è vero, ma le venti società sono divise fra loro. Un gruppo, sette club, capitanato da Andrea Agnelli, n.1 della Juventus, ha scritto una dura lettera al presidente Maurizio Beretta. Cosa chiedono Juve, Inter, Roma, Fiorentina, Sampdoria, Sassuolo e Verona? Chiedono di “incrementare i ricavi”: le sette sorelle sono convinte che si possa portare in cassa più del miliardo attuale, e che ci sia ancora un margine di sviluppo sia sul fronte domestico sia, soprattutto, su quello estero. Ora se ne occupano Infront Italia e MpSilva, che ci guadagnano cifre consistenti. Ma è stato fatto tutto alla luce del sole. Agnelli e c. si sono scagliati soprattutto contro Infront: “offerte più vantaggiose da altri advisor”, sostengono. E’ stato sottostimato il prodotto dalla Lega? Non credo: Beretta è un manager che viene dalla tv, Brunelli e Santoro se ne intendono di diritti. Ma i dissidenti vogliano vederci chiaro, e vogliono soprattutto un nuovo advisor: l’attacco di Agnelli è contro Infront ma anche contro Adriano Galliani, che è legatissimo alla società diretta, in Italia, da Marco Bogarelli (e alla quale “collabora”, per 370.000 euro all’anno, anche l’ape regina Sabina Began, come da lei sostenuto). Infront ha il contratto con la Lega sino al 2016: non sarà semplice scalzarla. Le sette sorelle vorrebbero anche discutere del “Canale serie A”, la tv della Lega di cui si parlato molto, soprattutto come spauracchio, ma non è stato fatto ancora nulla. C’è anche chi sostiene come la Lega potrebbe vendere da sola i diritti, magari affiancata da un broker interno: ma deve essere capace di fare meglio di Infront e MpSilva, cosa non facilissima in tempi di crisi. Anche perché per ora non si affaccia sul mercato italiano la tv araba Al Jaazera: improbabile che il prossimo anno faccia un’offerta per cercare di spazzare via Sky (che si è coperta le spalle con Fox Sports) e aggiudicarsi il nostro campionato, non è escluso invece che possa allearsi con Mediaset per sondare il mercato italiano. Insomma, l’assemblea di venerdì sarà calda, ma è solo la prima.
Resta aperto anche il fronte degli azzurri. Come noto, la californiana Cca (Creative artists agency) , per conto dell’Uefa, ha chiesto 200 milioni per il rinnovo del contratto della Nazionale italiana. Riguarderebbe anche gli Europei 2016, che si giocheranno in Francia. La Rai, da sempre abbinata agli azzurri, non può, e nemmeno vuole, spendere più di 100 milioni per il quadriennale. Si pensa quindi ad un’alleanza con Sky, come in occasione dei Mondiali: non dimentichiamo infatti che le gare ufficiali degli azzurri (e le amichevoli?) hanno una “protezione”, per legge devono essere trasmesse anche in chiaro. Non possono essere date solo dalle pay tv. Mediaset non è interessata alla Nazionale, troppo cara per il budget di Piersilvio Berlusconi. Resta la Rai…
Fonte: repubblica.it
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