Fabiano Lanzi, ex giocatore della nazionale di Horse ball, attualmente arbitro internazionale ed allenatore di molteplici categorie nella stessa disciplina è intervenuto per svelare le dinamiche di questo sport che assimila elementi di Rugby e Basket mescolati con la presenza in campo del cavallo. Queste le sue parole:
Come le è nata la passione per questa disciplina?
” È nata in seguito ad un viaggio in Francia, dove ci eravamo recati per un tour di salti (salto ad ostacoli, ndr). Li abbiamo conosciuto questa disciplina che in italia svolgevano pochissimi centri. Tornati in patria ci siamo informati e abbiamo scoperto che questo sport veniva praticato in Piemonte. Siamo andati a vederlo, ci è piaciuto e da quel momento ci siamo appassionati; così 12 anni fa abbiamo iniziato a giocarla nel nostro centro ippico. Abbiamo deciso di investire nell’Horse Ball, creando le squadre di tutte le categorie: dai Pulcini alla Prima Divisione. In Italia abbiamo la Prima Divisione dedicata agli adulti, mentre la classificazione dei pulcini varia in base all’età: giovanissimi,5-6 anni, esordienti 9-12, allievi 12-14, cadetti 14-16 anni e infine la categoria adulti.
C’è quindi un Campionato di Horse Ball riconosciuto?
“Si c’è il campionato italiano riconosciuto dalla FISE ( Federazione Italiana Sport Equestri, ndr) in più ci sono anche i campionati europei, ai quali ho partecipato, facendo parte della nazionale per tanti anni con la quale ho vinto anche un argento europeo. Ho avuto la fortuna di prendere parte al Mondiale in Argentina e posso affermare che l’Italia per fortuna ha fatto sempre una bella figura”.
Quali sono i requisiti fondamentali per emergere in questo sport?
“Fondamentale è avere ottime basi di equitazione quindi familiarità con Dressage, e con il montare a cavallo. Nel nostro centro assecondiamo il talento dei nostri ragazzi spingendoli verso lo sport che loro preferiscono, sia esso il salto o l’Horse Ball, il cui allenamento prevede, lavori in piano e 1-2 volte a settimana lavoro di squadra. L’Horseball è un gioco che si gioca con una palla con delle cinghie, utili per raccoglierla quando cade in terra, per far ciò, abbiamo una cinghia che lega delle staffe che nel momento in cui, mi butto giù per raccogliere la cinghia va in tiro e mi impedisce di cadere. Per andare a canestro, sono necessari tre passaggi e non si può tenere la palla più di 10 secondi, che partono appena un giocatore ha la palla”
Ho visto la sua squadra, tenere testa a dei pari età giocando però con un uomo in meno, qual è il segreto, quanto vi allenate e come?
“Tanto. Normalmente ci alleniamo 2 volte a settimana, i bambini si allenano soprattutto sulla maneggevolezza della palla sui passaggi e sui tiri perché c’è tutto un metodo. Si allenano anche i pony di cui si cura molto la condizione fisica; a fine allenamento sono svolte delle mini partitelle per simulare delle situazioni che potrebbero ripresentarsi in gara. Durante le partite la strategia varia in base all’avversario che si affronta.
Quanto si lavora sulla tattica in questo sport?
“Ci sono tante tattiche e tanti ruoli, quello che cerchiamo di insegnare ai nostri ragazzi è l’aggressività sportiva, ossia mettere un pò più di agonismo al fine di esercitare pressione sull’avversario per indurlo in errore”.
Lei oltre che tecnico è anche arbitro internazionale, quanto è difficile arbitrare questa disciplina; l’essere stato un giocatore le rende più facile svolgere questa mansione?
“È complessa da arbitrare, si inizia con i bambini piccoli a terra(a piedi) per poi finire a cavallo nelle categorie superiori. La complessità risiede nelle molteplici valutazioni da effetuare, perché si deve capire se certi falli sono fatti apposta o sono involontari. Le regole sono uguali per tutte le categorie, ci sono tante penalità si parte dall’A1 che è il rigore, A2 punizione dai bordi dell’area, o una penalità 3 da centrocampo. A seconda della gravità dell’intemperanza regolamentare si stabilisce il grado di penalità”
Che differenze ci sono tra l’arbitro che stà a cavallo e l’arbitro che è in terra?
Gli arbitri a terra sono presenti solo nelle categoria Pulcini per motivi di sicurezza, per una migliore suddivisione del campo, ad arbitrare gli adulti, c’è un arbitro a cavallo e un arbitro in seggiola (posto in una posizione di sopraelevazione rispetto al terreno di gioco ndr) che conta i passaggi, il tempo e guarda i falli dietro al gioco impossibili da vedere per l’arbitro a cavallo come le trattenute di maglia, è un aiuto, un supporto, le decisioni spettano sempre al direttore di gara a cavallo.
Lei ha due figli molto bravi nella pratica di questa disciplina, quali sono i programmi per loro? continuando ad allenarsi hanno chance di arrivare un giorno in nazionale?
“Io rivesto un doppio ruolo, papà e tecnico del circo ippico. I miei figli (Luca 10 anni, Giacomo appena 8, ma un portamento da veterano, ndr) non fanno solo Horse Ball ma anche salto(con gli ostacoli, ndr).A me piace l’Horse Ball ma come detto in precedenza, la scelta è dei bambini, per ora svolgono più disciplinepoi sceglieranno quella che più li aggrada”.
I suoi programmi per il futuro?
“La fortuna di noi liguri è che il nostro presidente Labasano, crede molto nell’Horse Ball, nonostante non sia una disciplina olimpica, investendo tempo e soldi: quest’anno ha comprato il campo gonfiabile, fondamentale per la sicurezza, e crede nella promozione di questo sport. In Liguria siamo fortunati in quanto stiamo avanti allo stesso modo del Piemonte e della Lombardia.
La ringrazio per la cortesia e Le faccio i miei migliori auguri.
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Fonte: GazzettaAltriSport.it
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