BUS VERONA/ASROMALIVE.IT – La Roma non rischia sanzioni sportive per l’assalto al pullman del Verona lanciato ieri da alcuni ultrà giallorossi. Le società, secondo l’art. 14 del Codice di giustizia sportiva, rispondono infatti solo per i fatti violenti che avvengono ”all’interno dell’impianto sportivo” e ”nelle aree esterne immediatamente adiacenti”. Per questo in Figc si ritiene certo che la Procura federale non aprirà un’inchiesta sull’episodio. Diverso il discorso di ordine pubblico, legato alle trasferte dei tifosi.
Fonte: ansa.it
Sono arrivate anche le reazioni al fattaccio di ieri sera. Un atto violento, compiuto ”da qualche delinquente, il calcio non c’entra”: è il commento del tecnico Andrea Mandorlini rientrato questa mattina a Verona in treno. ”Poteva davvero finire male – dice -.Soprattutto per il nostro autista. Andavamo abbastanza forte perche’ eravamo già in tangenziale e un sasso ha colpito il vetro sulla sinistra. Ma se lo prendeva prima per l’autista sarebbero state conseguenze molto serie‘. Onestamente – conclude il tecnico del Verona – non mi va nemmeno tanto di parlare di questo episodio. Non ha nulla a che vedere con lo sport, è un atto violento, compiuto da qualche delinquente, il calcio non c’entra”.
”Se quello che è successo a Roma fosse capitato a Verona l’intera città sarebbe stata messa sotto accusa”. Lo ha detto all’ANSA il sindaco di Verona Flavio Tosi, sul lancio di sassi al bus della squadra scaligera. ”Quel che è accaduto è di una gravità inaudita, da noi le forze dell’ordine non avrebbero mai lasciato accadere una cosa del genere”. ”Troppe volte – ha aggiunto Tosi – in altre realtà è successo questo al pullman del Verona. Oltre all’individuazione e alla condanna dei responsabili – conclude il sindaco – in un paese civile le soluzioni sono due: si rimuove chi non ha garantito la sicurezza; altrimenti non si potrà più assicurare a nessuno la tutela di andare allo stadio in modo sicuro”.
A prendere la parola, è stato l’assessore alla Qualità della vita, Sport e Benessere di Roma Capitale, Luca Pancalli: “Per me lo sport è sempre stato sinonimo di agonismo, competizione, fair play e valori positivi. Quello che è accaduto ieri sera è una ferita per tutta la città. Mi auguro che il tifo giallorosso sappia reagire prontamente, prendendo le distanze da minoranze di teppisti che continuano ad interpretare una partita di calcio come uno scontro tra opposte fazioni e non come una festa. La mia speranza rimane quella di vedere al più presto lo Stadio Olimpico pieno di famiglie sugli spalti, senza più barriere e separazioni che delimitano i settori delle diverse tifoserie”.
I fatti di violenza che hanno fatto da contorno a Roma-Verona, e in particolare il lancio di sassi al pullman della squadra veneta, saranno presi in esame dall’Osservatorio del Viminale mercoledì prossimo. L’organismo di controllo e prevenzione per gli avvenimenti sportivi ha infatti competenze per prendere misure anche lì dove non può arrivare la giustizia sportiva, come per Roma-Verona. In casi del genere, possono essere presi provvedimenti che incidano sulle trasferte dei tifosi.
Fonte: ansa.it
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