CONFERENZA GARCIA/ASROMALIVE.IT – Era molto attesa la conferenza stampa di Garcia di oggi. Innanzitutto perchè è la prima ufficiale da tecnico romanista e poi perchè è inevitabile non parlare anche di mercato, viste le vicende che ultimamente ruotano intorno al mondo Roma.
Rudi Garcia incontra in conferenza stampa alle ore 14:30 i giornalisti. Presso la sala stampa dello Stadio Olimpico si è svolta la consueta conferenza stampa pre partita, in vista del match contro il Livorno. Ecco le dichiarazioni integrali del tecnico francese:
L’ultima volta dopo la Ternana lei ha detto “E’ una Roma più forte se tiene Osvaldo e Lamela”, ora come arriva la Roma alla prima di campionato?
“Non cambio quello che ho detto all’inizio io volevo che tutti i giocatori della mia rosa rimanevano con noi però non è il giorno di parlare del mercato ma della partita di domani che è molto più importante però poi parlerò anche di mercato. In materia di mercato bisogna considerare due aspetti: sportivo ed economico e a volte può arrivare prima quello economico, per quanto mi riguarda il periodo di mercato è il peggiore per un allenatore e credo che è una cosa che riguarda tutti il fatto che il campionato inizi prima della chiusura del mercato ed è fastidioso. Noi lavoriamo assieme ai dirigenti e ho molta fiducia in loro che avrò una squadra competitiva”.
Farà giocare Lamela titolare domani?
“Come sempre io do la formazione ai miei giocatori due ore prima della partita, sarà sempre così, non darò la squadra prima che i giocatori lo sappiano. Erik è nella lista per domani come gli altri 22 giocatori“.
Il Lille che vinse lo scudetto prese Rozenhal e Sow a costo zero e lei decise di tenere tutti i migliori, quest’anno si trova a partire con una squadra che ha perso tanti giocatori, è un problema?
“Sicuro che è un problema, meglio lavorare con una rosa definitiva, il problema è che il mercato termina dopo la seconda giornata di campionato, che posso fare? Niente sono concentrato sulla partita di domani per vincere domani, noi giocheremo sempre per vincere in casa come fuori, non cambierà se è una squadra o un’altra”.
L’obiettivo?
“L’obiettivo è sempre lo stesso, abbiamo bisogno di ritrovare l’Europa, il tempo nel calcio non ce n’è molto ma per giocare un certo tipo di gioco abbiamo bisogno di lavorare con i giocatori e con la rosa definitiva, ma non sarà un alibi per domani questo, domani dobbiamo vincere con questa rosa poi vedremo il 3 settembre, ho fiducia con la mia società perchè questa Roma sarà una Roma forte, una rosa forte una squadra forte, è importante per i tifosi e per tutti”.
Il feeling con la squadra è buono? Qual’è il modulo che adotterà?
“Io sono contento del lavoro della squadra, hanno lavorato bene sono giocatori che vivono bene insieme, più che parlare di un giocatore preferisco parlare della squadra, perchè quello che voglio è uno stato d’animo collettivo, uno stato d’animo di squadra, una squadra con la mentalità forte e che gioca bene al calcio”.
Baldissoni ha detto che lei ha dato l’ok alle cessioni fatte, si sente responsabile?
“Siamo tutti responsabili, io sono come tanti allenatori, per esempio in Francia se parli del Psg e del Monaco non è un problema ma se parli delle altre 18 squadre viene prima l’economico rispetto a tutto e l’allenatore deve adattarsi, io ripeto che ho fiducia nella società affinché mi diano le soluzioni, se va via uno ne entra un altro allo stesso livello“.
Gli avevano prefigurato già le cessioni? Che modulo adotterà?
“Se va via un giocatore l’importante è prenderne un altro che entra nel modulo di gioco, non è sufficiente avere un solo modulo di gioco, perchè se non funziona dobbiamo avere un piano b i miei giocatori sanno giocare moduli differenti, io voglio che i miei giocatori abbiano una cultura tattica forte che sappiano cambiare modulo durante la partita. Adesso quello che importa è guardare nel futuro e vediamo che succederà fino al 2 settembre, ma se va via uno arriverà un altro”.
La Roma ha preso molti gol nel precampionato, la difesa è a posto così?
“Per vincere le partite abbiamo bisogno di segnare gol e di essere forti in difesa, ma il piano difensivo di una squadra non è solo la difesa ma tutta la squadra, il modo di difendere di tutta la squadra, abbiamo un nuovo portiere, nuovi difensori come Maicon e Benatia è a posto così sicuro”.
Nella prima conferenza disse “Noi cominciamo piano e per poi crescere ad inizio campionato”, è cambiata ora questa filosofia? Sente che c’è bisogno di partire subito forte?
“Il campionato è composto da 38 partite, è una maratona, è chiaro che sarebbe meglio cominciare bene ma i risultati si traggono alla fine”.
Non sono pochi due esterni offensivi?
“Abbiamo detto che sul mercato non parliamo molto, non cambierà niente fino a domani quindi la cosa che mi importa è la partita di domani, ci sono 23 giocatori che vanno a Livorno per vincere e sarà difficile in casa loro alla prima giornata dopo il ritorno in Serie A, abbiamo fame di vittoria e dobbiamo mostrare che siamo forti non solo nel campo ma anche nella testa perchè ci saranno momenti difficili nella partita, dobbiamo avere fiducia in noi”.
Si è detto che Lamela non rientra nello scacchiere tattico di Garcia, è vero?
“Come ho già detto preferisco parlare sulla squadra, però su Erik è ovvio che ad ogni allenatore gli piace un uomo che può fare 15 gol e che gioca nella Nazionale argentina“.
Cosa dice a distanza di un mese a chi contestava?
“Mi sembra che le cose sono cambiate, lo abbiamo visto durante la presentazione della squadra, c’erano 10 mila persone in più rispetto all’anno scorso, questo vuol dire che i tifosi hanno capito che non abbiamo bisogno di guardare indietro, è più importante guardare davanti e noi abbiamo bisogno del dodicesimo uomo, nuova stagione con un nuovo allenatore e una nuova rosa è importante che i nostri tifosi siano orgogliosi della nostra squadra”.
Acquisti e cessioni sono totalmente di sua volontà, senza Marcos, Osvaldo e Lamela è più debole?
Interviene l’addetto stampa che dice “Il mister ha già risposto”
Che caratteristiche deve avere il centravanti nel suo gioco?
“Gioco con tre attaccanti io non con uno a destra uno a sinistra e uno al centro, per me devono essere tutti e tre complementari per mettere incertezza alla difesa avversaria è meglio scambiarsi la posizione, venire tra le linee e andare in profondità, ho bisogno che siano complementari”.
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