ESCLUSIVA ASROMALIVE.IT LIGUORI OSVALDO GESTITO MEGLIO MARQUINHOS ZEMAN / ASROMALIVE.IT – Il noto giornalista Paulo Liguori è tornato a parlare per la terza volta ai microfoni di Asromalive.it, concedendo una lunga intervista sulle strategie di mercato della Roma e sulle scelte di livello più generale della dirigenza. Queste le sue parole:
Cosa ne pensa di Garcia?
Non possiamo dire niente di Garcia, non si sa come potrà andare. Insomma, la Roma ha preso questo allenatore ed anche buoni giocatori ma li sta mettendo insieme senza una società dietro che li guida. A parte il capitano, che ha una sua disciplina personale, questo gruppo di giocatori, e questo allenatore, a chi fanno riferimento? Se non c’è la società, è difficile che si raggiunga la compattezza…
Forse tutti si aspettavano un salto di qualità dopo due anni di delusioni…
Ma per fare il salto di qualità, ci vuole un progetto, una filosofia, un qualcosa di compatto. Non può essere una cosa sporadica. Qui tutto è affidato alla compravendita. Abbiamo comprato un portiere di 36 anni. Che progetto è? La società dovrebbe essere chiara su quanto sta spendendo e per quale obiettivo. Sono tre anni che stiamo assistendo ad un tourbillon di giocatori. Adesso prendiamo Gervinho, diamo via Osvaldo; prendiamo Gilardino, rimandiamo in prestito Borriello. Qual è la logica? Avevamo uno dei giocatori che sarebbe potuto diventare tra i più forti del mondo e lo vendiamo. Insomma, questa è la situazione. L’unica cosa chiara in questa faccenda sono i comportamenti del capitano: si capisce che gli sta a cuore la Roma, allenatore o non allenatore, lui da’ il suo. Manca un qualcuno che si assuma la responsabilità di un progetto. C’è solo Sabatini che è al servizio di qualche direttore che non c’è. E’ lui che fa il direttore.
Beh, Baldissoni è il nuovo direttore generale…
Sì, ma per far che? Baldini per lo meno è andato al Tottenham. Prima stava nella nazionale inglese con Capello, prima ancora nel Real Madrid. Insomma, sappiamo chi è. Mentre Baldissoni che ha fatto nel calcio? E’ avvocato, va bene. Allora mettiamoci un dentista, un medico. Una società importante come la Roma non può mettere al vertice uno che non abbia mai lavorato nel calcio. E che dire di Fenucci, ad esempio, che è un uomo di esperienza ma è stato messo in disparte per un amministratore delegato di gradimento degli americani, che è Italo Zanzi?
Non ha visto, in queste prime uscite della Roma, una maggiore voglia, spirito di combattimento nei giocatori?
Quelle ci dovrebbero essere sempre, sono pagati. Ma mettere insieme tutti questi ragazzi giovani, viziati, ricchi, non ti da’ nessuna garanzia. Non fai bene solo se hai dei buoni giocatori. Devono anche essere motivati. Noi da questa dirigenza abbiamo capito solo che vogliono fare lo stadio. Va bene, un’ottima cosa, ma a noi interessa anche la squadra. Una squadra che non sia di mercenari ma di gente che ci crede.
E chi vedrebbe bene nella Roma a livello di dirigenza?
Beh, per esempio alla Fiorentina abbiamo dato Pradè, e anche Desideri che fa l’osservatore dei giocatori. Poi, vabbè, gli abbiamo dato Aquilani, Pizarro. Gente che ha voglia di vincere. La Roma mi pare che al momento stia facendo molto mercato ma senza strategia. Siamo la società che ha comprato e venduto di più negli ultimi due anni.
Prima parlava di ragazzi viziati, giovani, difficili da gestire. Ora però sono stati presi Maicon, De Sanctis. C’è Balzaretti. Dovrebbe arrivare Gilardino. Totti, naturalmente…
Beh, sì, l’età si è innalzata. Teniamo presente che anche De Rossi ha 30 anni. Due anni fa si sarebbe potuta fare una plusvalenza ma ora rimane perché non l’ha chiesto nessuno. Ma non è solo un discorso d’età…
Osvaldo però il mercato ce l’ha…
Sì, certo, ma lui ha capito che alla Roma interessa venderlo e allora sta facendo i capricci. Se, però, verrà venduto, significherà che è stato gestito male. Andava semplicemente raddrizzato e fatto giocare. Perché, a parte il carattere, è l’ira di Dio. Poi ora bisognerà porsi un interrogativo: come è stato gestito Destro fino ad ora? Insomma, abbiamo un centravanti che sta in panchina ed un altro che dobbiamo vendere in quanto incapaci di disciplinarlo. Mi sembra che sia un problema più che altro “morale”…
Ora si fa il nome di Chiriches per la difesa. Come le sembra?
Non so. In tre anni la difesa è stata cambiata due volte totalmente. E’ rimasto solo quello che viene considerato un pilastro, il punto fisso della difesa ma che invece, secondo me, è lento e ha un modo antico di difendere. Credo che abbia nello spogliatoio un ruolo anche peggiore di quello di Osvaldo. Parlo di Burdisso, naturalmente. Io lo venderei ma, a quanto pare, da tutta la società viene considerato una bandiera. Ha pure litigato con tutti i compagni di squadra. Burdisso è uno di quei giocatori che si fanno i fatti loro..
Qualcuno dice che il problema della Roma sia proprio l’eccesso di individualismi..
E torniamo al discorso di prima. Ci vuole una società che dica: “io ti pago e tu fai quello che dico io”. Guarda quello che ha fatto Galliani con Costant: l’ha criticato in pubblico per essere uscito fuori dal campo. Conte, per caso, si fa mettere i piedi in testa? Lo stesso Montella ha fior di dirigenti che lo sostengono. Noi invece abbiamo dei poveracci. Dal punto di vista comunicativo, poi, la Roma sembra molto carente. E’andata via Elena Turra ma bisognerebbe chiedersi: come è stata sostituita? Poi c’è da dire che, dopo che è andata alla Fiorentina, la comunicazione dei viola è stata eccellente.
Prima lei ha detto che la Roma è la società che, negli ultimi due anni, ha comprato e venduto di più. Quindi i soldi per fare una squadra competitiva ai massimi livelli ci sono…
Sì, ci sono. Ma sono stati usati per comprare, vendere e per cercare di mantenere a pari il bilancio. Ci hanno guadagnato i giocatori ed i procuratori. Non so chi altro ci abbia guadagnato, non lo voglio dire. Ma, ribadisco, c’è stato un eccesso di mercato.
Si aspetta altri colpi?
Altre compravendite, magari. Di colpi, mi aspetto solo quelli in faccia. La Roma è diventata un Grand Hotel: gente che viene e gente che va. Adesso aspettiamoci che, alla fine del 2014 se ne vada anche Lamela. Poi uscirà fuori qualche altro nome sconosciuto che i giornali celebreranno come fortissimo..
Però gente come Gervinho, Strootman, Benatia si conoscono..
Hanno fatto molto bene nelle loro squadre, avevano un telaio di riferimento, ma qui è da vedere. Coi cambi e ricambi che sono stati fatti, non sappiamo ancora se Bradley possa giocare centrale con De Rossi; se debbano giocare tutti e due esterni. In questo modo non dai nemmeno tempo ai giocatori di affiatarsi, con questo viavai di compravendite. Non vorrei che accadesse la stessa cosa con loro: un anno, massimo due per poi essere venduti o svenduti. Ricordiamo Florenzi: venne venduto al Crotone, fu poi Zeman che lo rivolle. Fu lo stesso Zeman a vedere su di un video Marquinhos e lo presero come giocatore in più, perché la coppia titolare doveva essere Burdisso – Castan. Dopo pochi allenamenti, Zeman disse: “Il nuovo titolare è lui”. Marquinhos non è stata, quindi, un’intuizione di Sabatini.
Intervista realizzata da Marco Pennacchia
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