FOGNINI UMAGO/ASROMALIVE.IT – Per la terza domenica consecutiva, Fabio Fognini sarà attore protagonista in una finale ATP. Con la tredicesima vittoria in fila, che lo porta letteralmente a un passo dallo scrivere un’altra pagina di storia del nostro tennis, il giocatore ligure si è qualificato per l’atto conclusivo del tradizionale torneo ATP di Umago, in Croazia.
In Croazia, è stato un incontro dall’andamento folle quello che Fabio ha vinto per 60 36 76(3) su di un intermittente Gael Monfils, annullando 3 match point al francese dopo aver sciupato un vantaggio di 5 a zero nel terzo set.
Match pazzesco: 6/0 comodo comodo per Fognini nel primo set, in appena diciotto minuti di gioco. Il secondo set è cominciato sulla falsa riga del primo, con l’azzurro subito avanti 1/0* 15/40, con due palle break a favore. Monfils è tuttavia risorto incredibilmente. A confermare l’assoluta stranezza della sfida, Fognini nel terzo set è tornato a dominare e a beneficiare dei troppi e continui passaggi a vuoto del rivale che, esattamente come nel primo set ha ceduto ben tre turni di battuta di fila, crollando sullo 0/5. La partita è a questo punto mutata ancora una volta radicalmente, con Fabio incapace di annichilire il transalpino e ritrovatosi in un vero e proprio incubo. Raggiunto il ligure sul 5/5, Monfils, senza pietà, ha poi proseguito la propria opera portandosi sul 6/5* ed ottenendo ben tre palle match, non consecutive, annullate però con freddezza dal taggiasco. Quest’ultimo, arrampicatosi al tiebreak con le unghie e con i denti, si è fiondato sul 6/3 ed ha chiuso questa volta la pratica senza sbavature.
Con questa vittoria al cardiopalmo, Fognini diventa il primo italiano dai tempi di Barazzutti (1979) a sfondare il muro dei primi 18 giocatori del mondo. La settimana prossima Fabio sarà numero 16, subito alle spalle di Marin Cilic, peraltro in odore di guai doping. Camporese, Gaudenzi e Andreas Seppi si erano tutti fermati al numero 18, una cifra che per il nostro tennis maschile aveva rappresentato un muro invisibile per 34 anni. Finalmente, anche questo tabù è stato sfatato.
Il giocatore si è portato a una vittoria di distanza da altri due traguardi epocali: eguagliare la striscia vincente di Adriano Panatta, che nella storica primavera del 1976 vinse 14 incontri consecutivi tra Roma, Roland Garros e Nottingham; ma soprattutto, conquistare il terzo titolo consecutivo, impresa che diventerebbe un unicum nella storia open del tennis italiano. Dovesse vincere a Umago la terza finale consecutiva, lunedì salirebbe in 14esima posizione.
Salta però la finale tutta italiana con Andreas Seppi, che esce sconfitto dopo quasi tre ore di battaglia con Tommy Robredo, n.5 del seeding per 6/3 2/6 6/4.
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