ESCLUSIVA ASROMALIVE.IT DURANTE AG. FIFA MARQUINHOS 35 MLN PORTIERE RAFAEL – Sono tanti i nomi dei giocatori brasiliani accostati negli ultimi tempi alla Roma. Intervenuto al nostro sito, il noto agente Fifa ed esperto di calcio verdeoro, Sabatino Durante, ha espresso le proprie sensazioni sull’acquisto di Maicon, sulla trattativa che ha portato Paulinho al Tottenham, sulle questioni relative a Rafael e Julio Cesar e su tanti altri argomenti. Queste le sue parole:
Come valuta l’operazione che ha portato Maicon alla Roma?
E’ un giocatore che conosciamo benissimo tutti. Certo, è in una fase calante, anche perché ha una certa età. Ha molta tecnica ma la sua caratteristica principale è la potenza e si sa che questa cala con gli anni. Ha basato la sua carriera sulla grande capacità di propulsione. E’ logico che, quando avanza l’età, cala la forza. Con il City ha avuto una stagione negativa…ma non si può giudicare prima di vederlo nuovamente in campo. Ad essere sincero, però, è un’operazione che non capisco…
Si spieghi meglio…
Beh, è extracomunitario e che senso ha prenderlo in prestito? Se prendi un giocatore è perché ci credi, questa invece è una cacofonia calcistica. Naturalmente, però, auguro a Maicon tutte le fortune del mondo ma ho l’impressione che sia stata una scelta illogica, come tante, in questi ultimi tempi, fatte dalla Roma. Due anni fa, ad esempio, lavorai per portare a Roma Podolski e volevo portare anche Bernd Schuster, l’ex centrocampista della Nazionale tedesca e del Real Madrid, ora tecnico del Malaga ma mi dissero che sarebbe arrivato Luis Enrique. Poi mi dissero: “Vogliamo prendere una punta esterna” ed è allora che proposi Podolski, alla fine però presero Osvaldo, che certo non è una punta esterna. E come commentare quello che è successo con Zeman? Io lo dissi subito: “Se arriva Zeman, il direttore sportivo deve fare la squadra per lui”. Non si può comprare Piris o Castan. C’è da dire che Castan è un buon giocatore ma inadatto al gioco di Zeman perché è forte fisicamente ma non ha velocità
Ecco, a proposito di Castan, il giocatore ha detto di voler restare a Roma. Ma la dirigenza che piani ha per lui?
Stanno facendo di tutto per riportarlo indietro ma non ci sono squadre disposte ad offrire tanti soldi. In questo momento c’è il Flamengo che però non vuole spender tanto. Però, a mio avviso, Castan, non era un giocatore da prendere. In generale, un direttore sportivo dovrebbe ragionare così: vendo De Rossi, ci faccio 30 milioni e prendo Verratti. Non si comprano cinque terzini o quattro portieri per beccarne uno buono.
Marquinhos, però, è stato un bel colpo..
Sì, ma è stata una sorpresa più che un colpo. Praticamente era la quinta o sesta scelta. E’ stato un caso. Non c’è una strategia. Basti pensare che quando è arrivata la nuova dirigenza, Totti è finito in panchina ed è poi stato lui a salvare le due ultime stagioni della Roma…
Da giorni non si fa altro che parlare della probabile cessione di Marquinhos, lei che ne pensa?
Se le cifre sono quelle che si dicono, è giusto che venga venduto. E’ un ragazzo giovane a cui auguro tutte le fortune. Ribadisco, se le cifre son queste, non ci si deve pensare un attimo. Sarebbe una plusvalenza dieci volte maggiore della cifra con la quale è arrivato. E’ chiaro che, se la Roma volesse fare una squadra per vincere il campionato, bisognerebbe tenerlo ma ho l’impressione che la Roma non possa fare mercato se prima non vende, ed allora, in questo momento, bisogna privarsi di un pezzo pregiato, sperando che poi il ricavato sia speso con maestria e competenza.
Si è detto spesso che Paulinho fosse vicino alla Roma, invece poi è andato al Tottenham. Quanto c’era di vero in queste voci?
Paulinho non è stato mai vicino alla Roma. Mai. Ad ottobre/novembre dell’anno scorso lo è stato all’Inter che però ha scelto i tempi sbagliati. Attenzione, però: Baldini non c’entra. Paulinho era al Tottenham molto prima dell’arrivo di Baldini. Non bisogna dare la colpa a lui.
E di Wallace, cosa ci dice? Arriverà a Roma?
Ecco, anche di questo bisogna chiedersi: “la Roma cosa vuol fare”? Essere la piattaforma per il lancio di nuovi giocatori? Perché si tratta di un buon terzino ma ancora tutto da scoprire. E’ un altro extracomunitario e verrebbe in prestito con diritto di riscatto. Quando prendi gli extracomunitari, bisogna prendere giocatori che fanno la differenza. La Roma ha già sbagliato con Castan, perché è un buon giocatore però non è così straordinario da occupare una casella extracomunitaria. E ora si porta Wallace per fare cosa? Per mandare sulla fascia un giocatore di proprietà del Chelsea? Che strategia è? Ad esempio, ritornando ad Osvaldo, la Roma non aveva bisogno di comprarlo: aveva Totti e Borriello come punte centrali e gli mancava una punta esterna, come dicevo prima. E’ stato preso solo per fare un favore a Luis Enrique. Quello che ha fatto Osvaldo, non te lo faceva alla stessa maniera Borriello?
Osvaldo ha dimostrato di lasciare a desiderare sotto il profilo comportamentale ma di sicuro possiede grandi doti tecniche…
Indubbiamente, ma anche la testa di un giocatore è importante. Poi, è vero che anche Borriello ha un carattere particolare ma è sicuramente più gestibile…
Ci sono altri giocatori brasiliani in orbita Roma?
Io so che è interessata ad Adryan, centrocampista del Flamengo ed è un ragazzo di grande prospettiva e qualità ma è sempre un giovane (è nato nel 1994, n.d.r). Qualche anno fa la Roma, criticata e stracriticata, arrivava seconda, terza e spesso lottava per lo scudetto. Poi sono state fatte scelte non omogenee che hanno un po’ creato disequilibrio. Ad esempio, Josè Angel: perfino un cieco vedeva che non era un giocatore adatto al calcio italiano. Stessa cosa per Dodò: io l’avrei comprato per farlo giocare nella Primavera, per fargli fare due anni di esperienza in una squadra minore, poi avrei deciso se fosse da Roma o no. E’ bravino tecnicamente, ha un buon piede, ma è tutto da costruire.
La Roma aveva due brasiliani nel mirino, per quanto riguarda la porta: Rafael e Julio Cesar. Come mai nessuno di loro è arrivato?
Da quello che so io, la Roma, con Rafael, ha sbagliato strategia: il Napoli si è mosso meglio, ha lavorato in maniera parallela sul giocatore e sulla società, trovandosi in grande sintonia con entrambi. Per quanto riguarda Julio Cesar, so che la Roma lo aveva cercato molto molto tempo fa ma già allora aveva pesato molto l’ingaggio del giocatore e, quindi, si era orientata proprio su Rafael, appunto. Secondo me, però, non si è mostrata decisa su nessuna delle due piste. Invece non so nulla di Skorupski ma tutti quelli che lo conoscono, Boniek compreso, me ne hanno parlato benissimo. De Sanctis, comunque, è un ottimo portiere, ma gli anni cominciano a pesare. Io sarei andato dritto su Rafael: è già molto esperto ed è anche di rendimento. Julio Cesar lo vedo più un giocatore da Confederations Cup: più da 5/6 partite ravvicinate che non da un’intera stagione.
Intervista realizzata da Marco Pennacchia
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