FORMULA 1 PIRELLI MERCEDES/ASROMALIVE.IT – Punti in meno in classifica? Una o più gare saltate? Forte multa? Nulla di tutto questo. Mano leggera dei giudici che hanno dovuto decidere sul test irregolare che la Mercedes ha svolto a Barcellona a metà maggio con le gomme Pirelli. Dopo l’udienza di Parigi, infatti, il Tribunale internazionale della Fia ha deciso per una reprimenda e l’esclusione del team tedesco dalle prove di metà luglio riservate ai giovani piloti, di fatto accogliendo la richiesta avanzata da Ross Brawn. Solo una reprimenda, invece, per la Pirelli.
Insomma, alla fine i 12 giudici della Fia hanno optato per usare la mano leggera. Una soluzione che giovedì, durante le sette ore di audizione a Place de la Concorde, era stata “suggerita” dallo stesso legale di Mercedes, Paul Harris. Anche Pirelli viene “strigliata” con una semplice reprimenda. Il tribunale internazionale non si spinge oltre e nella prima sentenza della sua storia si mostra piuttosto comprensivo. Le possibili sanzioni, soprattutto per Mercedes, potevano essere spinte ben oltre, da una pesante multa fino alla sospensione per alcuni gran premi o alla retrocessione in classifica costruttori.
Intanto, la Fia ha annunciato con una nota ufficiale che: ”In collaborazione con tutti i team di Formula 1, rafforzerà i controlli sull’organizzazione dei test”. ”La Fia – si sottolinea ancora la Federazione internazionale dell’automobilismo – auspica che questa vicenda e questo verdetto servano da lezione”. La Federazione ha ricordato anche che le parti coinvolte possono presentare ricorso davanti alla Corte d’appello Internazionale nei prossimi sette giorni.
“Oggi abbiamo imparato che, anche se si è colpevoli (e questo è un fatto indiscutibile e accertato), c’è sempre il modo di cavarsela a buon mercato: basta suggerire al giudice la pena, meglio ancora se questa è poco più di uno scappellotto”. E questo il commento ironico della Ferrari, tramite il Grillo Rampante sulla sentenza. La Ferrari dunque non commenta ufficialmente, ma lo fa attraverso la sua voce satirica, ospitata sul sito ufficiale che raccoglie ”la voce di milioni di tifosi”. ”Si resta a dir poco perplessi – scrive – poi a vedere che, ancora una volta, chi è colpevole praticamente non paga per aver ottenuto un ingiusto vantaggio sportivo. Non venitemi a dire che sia la stessa cosa allenarti tre giorni sul Circuit de Catalunya da soli con i tuoi migliori piloti o farlo insieme ad altre nove squadre in quel di Silverstone con dei giovani di belle speranze, in una località dove l’incertezza meteorologica regna sovrana anche in piena estate. E se poi tutta questa vicenda fosse avvenuta dopo lo svolgimento del test riservato ai giovani, quale sarebbe stata allora la pena, il divieto di fare la cena di fine anno?”.
“Sta diventando noioso – si legge ancora – questo andazzo che ha preso la Formula 1: si sbaglia, si corre magari con una soluzione irregolare ma poi ti si dice di cambiarla per la prossima gara e chi s’è visto s’è visto. Tutto questo fa venire in mente al Grillo che se si trovasse mai a gestire una squadra di Formula 1 nel prossimo futuro e che questa cominciasse il campionato in difficoltà, basterebbe organizzare una bella settimana di test al momento giusto e poi saltare magari un’eventuale sessione finale, quando i giochi potrebbero essere già fatti, no?”. Velenoso il post scriptum: ”a chi straparla di trasparenza e di credibilita’ il Grillo desidera ricordare che le regole sono molto chiare: non si possono fare test con la vettura dell’anno in corso. Con quelle vecchie di almeno due anni si può girare quanto si vuole, dove si vuole, con chi si vuole, vestiti come si vuole, invitando chi si vuole”.
Mercedes, che dopo la sentenza di Parigi ha commentato così. “I giudici hanno confermato che abbiamo agito in buona fede rispetto ai test Pirelli. Mercedes accetta le sanzioni proporzionate di una reprimenda e la sospensione dai prossimi test per giovani piloti decise dal tribunale”, il commento racchiuso in una nota ufficiale. “Non abbiamo mai voluto trarre un vantaggio sportivo in modo scorretto”, ha affermato ancora il team, sottolineando che “non ci sono motivi per credere che il via libera (della Fia, ndr) per i test Pirelli non fosse stato dato”. La Mercedes, infine, ha annunciato di non volersi avvalere del suo diritto di presentare ricorso alla decisione dei giudici. E ci mancherebbe altro.
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