Confederations Cup, Prandelli: “Tornare a casa? No, ma c’è un po’ di preoccupazione”

Il ct esclude il ritorno in patria per gli scontri tra polizia e manifestanti

Cesare Prandelli
Cesare Prandelli

ITALIA CONFEDERATIONS / ASROMALIVE.IT –No, tornare a casa no, ma c’è un po’ di preoccupazione”. E’ la risposta del ct Cesare Prandelli alla domanda sulla possibilità che gli azzurri abbandonino la Confederations Cup visti gli scontri tra polizia e manifestanti che si stanno verificando in queste ore in Brasile e che hanno già causato due morti. “In questi giorni la situazione e’ cambiata, – prosegue Prandelli –rispetto a Rio dove si poteva uscire liberamente e visitare la città, a Recife e qui a Salvador ci hanno vietato di uscire dall’albergo. Sono manifestazioni che possono stimolare la crescita di un Paese ma quando c’è la violenza diventa preoccupante. Difficile controllare chi non vuol fare rimostranze civili. Sono davvero tanti, in poco tempo da qualche migliaia sono diventati un milione e mezzo. Se le manifestazioni sono civili stimolano il miglioramento del paese – dice ancora Prandelli – ma se diventano violente allora non possono essere condivisibili. E sarebbe una contraddizione inaccettabile se qui a Salvador noi e la Selecao dessimo spettacolo sul campo e fuori si verificassero degli scontri e contestazioni. Ma tutto questo – precisa ancora – non vuol dire che abbiamo pensato di andare via“.

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