Roma – Chievo, le pagelle dei giallorossi. Totti stremato, Pjanic senza idee

Ennesima prova deludente per la Roma

De Rossi contro il Chievo
De Rossi contro il Chievo

ROMA CHIEVO PAGELLE / ASROMALIVE.IT – Una Roma nuovamente svogliata, morbida e senza carattere sbanda in casa, stavolta perdendo addirittura contro un Chievo arcigno e concreto. La fortuna avuta contro la Fiorentina non basta e stavolta i giallorossi sono puniti negli ultimi minuti, perdendo un treno importante per l’Europa League.

Le pagelle dei giallorossi:

LOBONT 6 – Non può nulla sul tocco ravvicinato e vincente di Thereau, bene in qualche presa bassa.

MARQUINHOS 5,5 – Alterna buone chiusure a peccati di gioventù.

BURDISSO 5,5 – Primo tempo sicuro e senza sbavature, rischia tantissimo nella ripresa lasciando in area un pallone vacante.

CASTAN 5 – Si dimentica Thereau nell’occasione del vantaggio clivense.

PIRIS 4 – Da esterno offensivo è più inutile di quanto lo sia da terzino. Dal 54′ FLORENZI 4,5 – Prova a dare più spinta sulla fascia ma fa solo danni.

PJANIC 4,5 – Dovrebbe accendere la luce, invece risulta senza idee e deconentrato. Dal 71′ LAMELA 5,5 – Un paio di discrete inziative, ma regala al Chievo il pallone della ripartenza vincente.

DE ROSSI 5 – Si batte di più di altri compagni, ma risulta impreciso e nervoso nei duelli con Dainelli.

DODO’ 5,5 – Mezzo punto in più per la forza di volontà. Paga l’ingenuità nelle cose elementari.

TOTTI 5,5 – Forse a restare a riposo doveva essere lui. Si vede solo su una punizione a fine primo tempo e sulla traversa di inizio ripresa.

OSVALDO 5,5 – Fa più movimento del solito, ma ciabatta su Puggioni l’occasione migliore della gara.

DESTRO 5 – Torna titolare ma risulta impalpabile per un’ora. Poi si mangia due gol a pochi passi dalla porta. Dal 78′ BRADLEY SV

ANDREAZZOLI 4,5 – La sua squadra entra in campo di nuovo senza mordente nè voglia di vincere, così come contro Palermo, Inter e Pescara in passato. In più il tecnico torna sulla lista nera per uno schieramento intraprendente ma squilibrato e mostrando stavolta incapacità di cambiare uomini e movimenti in senso positivo. La negativa conferma della discontinuità cronica della Roma passa anche da lui.

Keivan Karimi

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