AIRC ROSATI FINE MAGGIO RISCONE RITIRO / ASROMALIVE.IT – Il consigliere dell’Associazione Italiana Roma Club (Airc), Gianfranco Rosati, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del sito romanews.eu, dove ha parlato dei progetti futuri dell’organizzazione, in vista della prossima stagione. Queste le sue parole:
Airc e Utr – “Prima l’AIRC contava quasi quanto l’As Roma, con il presidente c’era un rapporto dialettico diretto, potevamo fare tantissime cose, la voce dell’associazione, all’epoca esisteva solo questa, era molto ascoltata da Anzalone, da Viola. Viola addirittura si consigliava con l’AIRC sui giocatori, sui possibili acquisti ecc. Io sono entrato in associazione nel 2005, la separazione di alcuni elementi e la nascita dell’UTR non l’ho mai capita abbastanza e, anzi, sono uno dei fautori di una federazione che abbiamo costituito e che comprende tutte e due le associazioni anche perché la Roma vuole che alcune cose si facciano insieme. Secondo me si dovrebbe tornare ad un’ unica associazione, anche perché le migliori capacità nostre e le loro possono dare una grande spinta al movimento. Tra noi e loro abbiamo affiliati più di 300 club (150 AIRC) e sono sempre di più i club all’estero. Noi ci autofinanziamo, ecco l’unica pecca che posso dare alla società è questa: a noi, fino a quando c’è stato il presidente Franco Sensi, venivano dati dei gadget, poster, foto ufficiali, da parte della società da regalare ai nostri associati, poi con l’avvento di Rosella Sensi tutto questo è scomparso e ora alla società stiamo chiedendo di investire in questo, anche perché i nostri affiliati non tifano per noi ma per la Roma. Per quanto riguarda le trasferte, noi siamo quelli che abbiamo inventato le famose ‘carovane’: quest’anno le abbiamo coperte quasi tutte e, pur di assicurare alcune trasferte molto difficili da organizzare, ad esempio quella di Bergamo con la neve, ci abbiamo rimesso di tasca nostra. La tessera del tifoso? Noi non ci poniamo nè pro nè contro, sarebbe stato meglio non ci fosse stata, per tutta una serie di motivi, ma dal momento che sono state inserite noi abbiamo rispettato lo statuto e continuato a fare ed organizzare in nome della Roma“.
Il rapporto con la nuova società – “A breve avremo un incontro con tutta la dirigenza per delineare un po’ le strategie per organizzare il ritiro di Riscone. Pallotta abbiamo avuto il piacere di conoscerlo in occasione della Festa di Natale della Roma alla quale eravamo invitati, così come abbiamo conosciuto Italo Zanzi, una grande persona, di una disponibilità unica. Qui in sede sono venuti già Fenucci, ci siamo incontrati con Baldissoni e Baldini a Trigoria, in due anni ci siamo incontrati già 4-5 volte ed ora ci rincontreremo in vista del ritiro”.
Il ritiro di Riscone – “Insieme a Fabrizio Grassetti e agli amici dell’UTR, alla fine di maggio andremo a Riscone di Brunico per vederci con i dirigenti dell’azienda di soggiorno che conosciamo ormai da anni. Abbiamo in mente di fare una grande festa, con musica, eventi particolari, cabaret, per regalare una festa ai tifosi. Faremo anche qualche partita memorial per ricordare i tifosi scomparsi, un trofeo dell’amicizia. E’ ovvio che se la Roma andasse ancora meglio e ci fossero super campioni, la richiesta da parte dei tifosi sarebbe più affluente ma comunque con la Roma non c’è mai stato questo problema, casomai è più il momento difficile che stiamo vivendo a livello economico a far si che alcune persone rinuncino. Quest’anno non andremo nella solita struttura, per risparmiare un pochino, a costo di essere un po’ più distanti dal campo di allenamento”.
La gestione Sensi – “I ricordi con la presidentessa Rosella Sensi sono pochi, non ci ha ascoltato molto durante la sua gestione. Nonostante avessimo chiesto di incontrarla 5-6 volte ufficialmente, non ci è mai stata data la possibilità nè di incontrarla a Trigoria nè in sede. Rosella Sensi nelle trasferte europee l’abbiamo vista solo una volta a Londra contro il Chelsea, a volte non veniva neanche al derby, se fai il presidente della società devi essere presente ovunque. Il presidente Franco Sensi era presente a tutte le nostre cene, veniva insieme ai giocatori e alla signora Maria. Un ricordo emozionante che ho del presidente è quello durante l’amichevole a Pescara tra Pescara e Roma, lui già stava male e camminava a fatica: non ti dico per fare le scale che portavano su in tribuna cosa ha dovuto patire! Però durante questo cammino tutti i tifosi intorno a lui hanno dimostrato il loro affetto cantando ‘un presidente, c’è solo un presidente’“.
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