AS ROMA DICHIARAZIONI / ASROMALIVE.IT – Siamo alla vigilia dell’ultima partita di campionato tra Roma e Napoli. Aurelio Andreazzoli ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo Fulvio Bernardini per la consueta conferenza.
Domani praticamente un’amichevole e poi un impegno quasi estremo. Viene la tentazione di tenere a riposo qualche giocatore,però è anche l’ultima in casa. Come si trova il giusto equilibrio?
Non è facile, in effetti ti ritrovi combattuto a fare delle scelte, che sono logiche… Vabbè Francesco è squalificato e questo già ci indirizza in qualche maniera. E poi devi fare i conti con quelle componenti che hai detto: vogliamo cercare di vincere come sempre, particolarmente davanti al nostro pubblico; vorremmo chiudere in bellezza questo campionato togliendoci una soddisfazione contro un’avversaria di assoluto rispetto. Però è chiaro che, ora il pensiero va anche alla domenica prossima, ma come avevo già detto questa partita,come quella di Milano, erano necessariamente propedeutiche alla gara del 26. Non ho deciso ancora niente,veramente stavolta. O per lo meno ho un’idea, ma devo ancora verificarla, ma non è semplice prendere queste decisioni in questo caso.
I giocatori non convocati sono recuperabili per il derby?
L’incognita è solo riguardo la gara di domani, se domani non sucdede niente i non convocati oggi. Speriamo di avere tutto il gruppo a disposizione, am senzaltro i non convocati oggi lo saranno. Forse solo Stekelenburg è fuori da questo ragionamento.
Prima di iniziare la sua avventura in panchina disse che sapeva dove mettere le mani. Può dirci una delle cose in cui non è riuscito a mettere le mani? Quanto c’è ancora da mettere le mani su questa squadra?
Lo ho già detto sabato scorso: speravo di incidere molto di più di quello che ho inciso sulla continuità della squadra e invece prutroppo abbiamo avuto due ricadute nella mia gestione, che non mi sono piaciute affatto. Non ci metto il Chievo, mi riferisco a Palermo e Pescara. Mi fa piacere svelare anche il successore? Lo avete trovato? Vi siete dimenticati anche, perché io non l’ho visto da nessuna parte, che questa squadra ha ancora un allenatore, anche se non è menzionato e non è contemplato, ha ancora un allenatore con pieni poteri e tutti i diritti che gli dà la carica, però mi sembra che sia già spostata la mira da tempo da parte vostra però.
Lei si confermerebbe?
Anche questa è nuova, perché non ho mai risposto.
Una volta lo ha detto
Appunto, mi costringete a ripetere sempre le stesse cose, io lo faccio per educazione ma mi annoio a rispondere sempre alle stesse domande. No non mi riconfermerei perché mi sento incapace! (Ride) Stavolta voglio cambiare: dai ma ti pare che vengo qui e dico che mi riconfermerei o no? Secondo te posso dire il contrario?
Magari ha già parlato con la società
Questi sono affari nostri.
E’ qui da tempo, ieri Osvaldo ha parlato di un gruppo che dovrà forse ripartire da zero, quale è il gap più grande che ha la squadra a livello strutturale? Dove andrebbe lei a incidere sulmercato dovendo fare una scelta sola?
Me ne sono accorto, ma non lo dico a te.
Vuole analizzare l’ultimo biennio della Roma? Una società che cambia 4 allenatori,eventualmente col suo successore, non destabilizza il gruppo? Non è penalizzante per una società che sbandiera grandi obiettivi ricominciare da capo?
Ricominciare da capo è sempre penalizzante per tutti, bisogna vedere se c’è da farlo, questa è una valutazione tua, non è la mia per esempio, non credo sia nemmeno quella della società. C’è da continuare un percorso, che è stato tortuoso e non si può negare, o per lo meno al di sotto delle aspettative generali. Ma da qui a ricominciare da capo. Credo sia un’esagerazione.
Lei vede una continuità?
Assolutamente, anche una continuità importante, come tutte le situazioni in evoluzione vanno corrette, ma speriamo che ci sia da correggere meno possibile e di riuscire a correggere le situazioni che la società riterrà opportuno.
Questi mesi da allenatore sono stati una vetrina. Prenderebbe in considerazione offerte per altre panchine?
Io faccio questo mestier,e credo di saperlo fare bene e di avere l’esperienza giusta per fare tutto quello che mi si potrebbe prospettare,compreso quello che hai detto te, o qui o altrove. Oppure posso fare qello che ho sempre fatto, ma come vi ho già detto il mio destino io lo ho chiarissimo,e lo controllo io e lo decido io.
Può dare un voto a questo campionato della Roma? Si aspettava un campionato così mediocre?
Mediocre secondo me non è la giusta valutazione. Insufficiente, ma mediocre no, perché poi si sono viste anche buone cose, nella prima fase di Zeman con un gioco spumeggiante, poi ci sono state difficoltà che ci hanno portato agli eventi che tutti quanti abbiamo visto, ce l’abbiamo messa tutta,abbiamo ritrovato un po’ di continuità, siamo riandati vicino agli obiettivi e ne abbiamo uno a cui hanno concorso tutti moto importante davanti tra una settimana, che potrebbe cambiare completamente l’aggettivo che tu hai usato, la parola mediocre. La stagione potrebbe diventare buona, se abbiamo la fiducia anche di aspettare una settimana magari e se siamo fiduciosi che questo obiettivo si possa raggiungere, come lo siamo noi. Noi siamo molto fiduciosi.
Ha detto che si confermerebbe e che sa fare bene il suo lavoro, ma poi che il campionato non è stato buono…
Ho detto sufficiente, ma potrebbe diventare buono.
Lei lo trova sufficiente, altri insufficiente, non crede che tra le sue dichiarazioni ci sia una discrepanza?
Io no. Nemmeno mezza.Alla sua prima conferenza fece capire quanto era felice di essere in questa posizione.
Quale?
Godo o qualcosa del genere.
Ma ancora godo: lo sai cosa sto facendo? Sto allenando la Roma, una delle società pià importanti al mondo, come faccio a non goderne? Sono rammaricato di non riuscire a fare quello che non vorrei, tutto,ma lo sport abitua a queste cose. Però godo ancora.
Quale è la cosa più bella di allenare la Roma? E quale lato negativo eviterebbe?
Il lato negativo non te lo dico, quello positivo, che sesso condivido con i miei collaboratori è quando vado in giro per la città: l’affetto che la gente mi riserva, non i romanisti e basta, come è successo ieri sera, ma anche i nostri avversari della partita del 26, che naturalmente non mi augurano di vincere, ma mi testimoniano un affetto che non pensavo di arrivare ad ottenere. Questo è quello che im piace di più in assoluto e in tutti i posti dove vado, sia i ragazzi giovani che le persone anziane. Questo mi inorgoglisce e significa che l’obiettivo che mi ero preposto, quando chiedevo partecipazione alla gente,l’ho ottenuto: me l’hanno data alla grande e di questo sono più che orgoglioso e li ringrazio tutti.
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