L’ex portiere giallorosso ha parlato del derby di lunedì scorso nonché della preparazione dei portieri in Italia
ROMA CERVONE RIGORE HERNANES BIANCOCELESTI PERDERE / ASROMALIVE.IT – Giovanni Cervone è stato portiere della Roma dal 1989 al 1997. Dopo essersi ritirato dal calcio giocato, è stato preparatore dei portieri prima all’Avellino e poi al Gallipoli del suo ex compagno di squadra Giuseppe Giannini. Intervistato dal sito ilpagellone.it, Cervone ha parlato del derby di lunedì scorso ma anche della situazione degli estremi difensori in Italia. Queste le sue parole:
Giovanni, partiamo dal derby. Che partita hai visto?
“E‘ stata una partita molto brutta che la Lazio ha rischiato seriamente di perdere. Fino al rigore sbagliato di Hernanes c’era soltanto la squadra biancoceleste in campo. Dopo la massima punizione è però crollata e da quel momento la Roma ha preso coraggio ed è riuscita a pareggiare. Sono sempre partite molto delicate dove basta poco per spezzare gli equilibri”.
Quando giocavi tu, i derby erano particolarmente accesi e carichi di agonismo al contrario di oggi dove sembra che ci sia meno interesse per una partita del genere. Come te lo spieghi?
“L’epoca in cui giocavo io era completamente diversa perché c’erano al massimo tre stranieri per squadra e quindi la maggior parte della rosa era formata da giocatori italiani. Ora è praticamente tutto il contrario: per i giocatori stranieri il derby viene visto con maggiore distacco. Non è un caso che Totti e De Rossi siano i giocatori più attaccati alla stracittadina“.
Riguardo i portieri delle due squadre romane. Che giudizio hai di loro?
“Stekelenburg è arrivato a Roma con grandi garanzie e sicurezze essendo il portiere della nazionale olandese vice-campione del mondo ma in serie A deve ancora dimostrare maggiore sicurezza. Marchetti mi piace molto è, secondo me il portiere più in forma insieme ad Handanovic in questo momento. Anche in nazionale ha davanti portieri che non hanno il suo valore“.
Guardando gli estremi difensori delle squadre del nostro campionato ci sono diversi italiani anche molto giovani e talentuosi come Perin. Pensi che la scuola nostrana stia tornando a buoni livelli?
“Perin sta dimostrando di avere buone qualità ma è comunque presto per dirlo perché ha bisogno ancora di giocare per farsi le ossa; come un ciclista che deve mantenere in allenamento le proprie gambe per andare forte così un calciatore deve avere continuità nel giocare. Se il portiere del Pescara entra in una grande squadra per fare panchina non può fare tanta strada; è preferibile che rimanga in una squadra secondaria per giocare con continuità ed anche sbagliare. Per quanto riguarda altri portieri italiani c’è Consigli che sta facendo molto bene e Sorrentino che sta dimostrando di garantire sicurezza. Per il resto però c’è ancora troppo poco“.
Hai prima nominato Handanovic. E’ lui al momento il miglior portiere del nostro campionato?
Handanovic è davvero un grande portiere sembra che però l’Inter stia facendo di tutto per affossarsi e di conseguenza affossare anche lui.
Riguardo il derby hai parlato dei giocatori come Totti e De Rossi. In modo particolare che giudizio hai del capitano Francesco Totti dopo che ha raggiunto 20 di serie A?
Non ci sono parole per descrivere Francesco. Oltre ad essere un grandissimo giocatore, è un bravo ragazzo che ha subito anche diversi torti in passato poiché è stato sempre messo in discussione senza che lo meritasse. Ha dimostrato di avere un grande attaccamento alla maglia che porta e tutti i tifosi romanisti possono solo che ringraziarlo.
Cosa farà Giovanni Cervone da grande?
Vorrei tanto poter rientrare nel mondo del calcio se qualcuno si ricorda che c’è anche Giovanni Cervone