LANNA / ASROMALIVE.IT – L’ex difensore della Roma Marco Lanna, oltre 100 presenze in giallorosso, ha dato la propria opinione in merito al derby di lunedì sera in un’intervista concessa a ilpagellone.it:
Marco, cosa è per te il derby?
“Per quanto riguarda il derby romano è forse il quarto obiettivo dopo il campionato e le coppe. Vincerlo può cambiare anche una stagione in positivo e in negativo. La supremazia cittadina è molto sentita”.
E’ forse una domanda superflua, il tuo peggior derby è stato “quello”?
“Sì. Purtroppo è difficile poterlo dimenticare e se riuscissi a dimenticarlo, c’è qualcuno che me lo ricorda (ride, ndr)”.
Se invece pensi al più bello?
“Sicuramente il 3-0 contro la Lazio di Zeman. Quella partita è arrivata dopo una settimana di polemiche tra Zeman e Mazzone su chi giocava il calcio migliore. E’ stata una grande soddisfazione”.
Pensando al derby di lunedi e partendo dalla Lazio, pensi che la sconfitta contro il Fenerbahçe possa influire negativamente sulla partita?
“Secondo me no, perché a parte le energie psicofisiche impiegate nel match si arriva sempre motivati in una partita importante come la stracittadina. La concentrazione è tanta ed anzi, quella rabbia può trasformarsi in maggiore carica da sfruttare nella partita. Inoltre ci sono anche i tifosi che la considerano una sfida clou”.
Come vedi lo stato di forma della Roma?
“La Roma al momento è capace di fare qualsiasi cosa. A parte la sconfitta subita a Palermo, nella gestione Andreazzoli sono arrivati risultati importanti con una discreta continuità. La squadra giallorossa deve continuare su questa strada per cercare una costanza di risultati positivi. Sono sicuro che se ci fosse stato maggiore equilibrio nella squadra, potevano arrivare almeno 5-6 punti in più. La Roma, a mio parere, merita posizioni più alte in classifica”.
Secondo te Andreazzoli merita almeno di essere preso in considerazione per la prossima stagione?
“Riguardo al lavoro che sta facendo penso di sì. Forse una piazza importante come quella di Roma vuole un allenatore più conosciuto e affermato ma sta comunque facendo bene e se riesce a gestire bene gli equilibri della squadra la dirigenza farà le sue giuste valutazioni”.
Nella Lazio c’è Petković che quest’anno ha esordito in serie A. Come giudichi il tecnico biancoceleste?
“Un buon allenatore che ha fatto un ottimo lavoro con un organico che, forse, non può reggere due competizioni importanti come la serie A e l’Europa League. Per quello che si è visto si può considerare solo positivo il lavoro dell’allenatore”.
Una delle poche bandiere rimaste è Francesco Totti, che quest’anno ha tagliato il traguardo dei 20 anni di carriera. Qual è il tuo pensiero sul capitano della Roma?
“Entrò in squadra quando c’ero io. Fin da giovanissimo ha dimostrato di essere con grande personalità. Dal punto di vista del carattere era già un calciatore fatto. Lui rimarrebbe leader anche se giocasse fino a 50 anni. Il suo grande merito è di aver mantenuto questa grande forma fisica nonostante gli infortuni importanti che ha subito e questa voglia di fare pressing e rincorrere gli avversari è di esempio soprattutto per i giocatori più giovani che sono in squadra”.
Marco, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
“L’idea è quella di intraprendere la carriera da dirigente come ho fatto a Piacenza. Quell’esperienza si è dovuta interrompere a causa del fallimento della società ma voglio comunque continuare su questa strada”.
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