MARQUINHOS / ASROMALIVE.IT – E’ opinione comune: al «Barbera» sarebbe servito come il pane Marquinhos, il più giovane della disastrata difesa romanista, ragazzino soltanto sul web e sulla carta d’identità. Contro la Lazio ci sarà, smaltito il problema al flessore.
In campo gioca e comanda come un veterano e i risultati gli danno ragione: nelle 18 gare con Marquinhos titolare, la Roma ha collezionato una media punti pari a 1.88 (11 vittorie, un pareggio e 6 sconfitte). La percentuale dei successi è del 61% e i gol concessi sono 28, ovvero 1.55 per match. La differenza è lampante se si analizzano i dati totalizzati con Marquinhos o subentrato o indisponibile. In tutto è successo 11 volte e la media punti della Roma crolla fino all‘1.08%. Due soltanto le vittorie, ovvero il 18% del totale. I numeri certificano quello che compagni di squadra e dirigenti dicono da mesi: Marquinhos per la Roma è indispensabile.
Lo è per la sua capacità di rincorrere l’avversario, lo è perché i compagni si fidano ad occhi chiusi e lo è perché dalla sua parte, cioè sulla destra, ultimamente agisce Lamela che ha bisogno di un difensore vero che gli copra le spalle. Piris ci prova a farlo ma ogni tanto va in bambola, Marquinhos no. Lui c’è sempre. E per questo la Roma è pronta a riconoscergli quanto di buono fatto vedere nel suo primo anno italiano: il contratto, di quattro anni, per i prossimi 12 mesi non verrà prolungato ma ci sarà un sostanzioso adeguamento economico. Adesso guadagna meno di 100mila euro all’anno, dalla prossima stagione l’ingaggio dovrebbe essere quattro o cinque volte tanto.
A Trigoria vogliono gratificarlo anche perché le sirene dei grandi club si fanno sentire ogni giorno di più. Soprattutto quelle spagnole sono pericolose: il Barcellona avrebbe (condizionale d’obbligo, alla Roma non sono arrivate offerte) individuato in lui l’erede di Pujol e quando i catalani chiamano è difficile, se non impossibile, dire di no. Altro club sulle tracce del brasiliano è il Manchester City e stavolta l’interesse degli inglesi è concreto. Gli attuali campioni d’Inghilterra, che hanno pagato Nastasic alla Fiorentina 16 milioni più Savic, vorrebbero blindare la difesa col serbo, 20 anni appena compiuti, e appunto Marquinhos. Ma la Roma ha la stessa idea: costruire su di lui la difesa del futuro.
Marquinhos sarà, nelle intenzioni di Sabatini, il leader di un reparto che, Pescara a parte, con 51 gol subiti è il peggiore della serie A. A lui saranno affidate le chiavi della difesa. E lui è pronto a prendersi la responsabilità. A Roma vive con la famiglia, si dedica alle sorelle più piccole (spesso va anche a prenderle a scuola col padre dopo l’allenamento) e fa vita regolare da atleta. Mentre i suoi compagni hanno lasciato Roma per Pasqua, il religiosissimo Marquinhos ha approfittato della pausa per godersi la capitale da turista. E dicono che sia rimasto incantato dal Colosseo visto dall’interno. La speranza, a Trigoria, è che anche questo serva a convincerlo a non lasciare Roma.
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