DERBY PRIMAVERA / ASROMALIVE.IT – Due settimane per un ripasso generale. Due settimane per giocarsi una partita importante e in parte decisiva come il derby. Fondamentale in ottica classifica. Perché a Trigoria arriva la Lazio. E la Roma ha solo un risultato a disposizione se si vuole dare seguito a una cavalcata strepitosa.
Le due squadre si affronteranno nel turno infrasettimanale a Trigoria al campo «Di Bartolomei» alle 15, per la 23a giornata. Arbitra Benassi di Bologna. La gara sarà trasmessa su SportItalia. Una partita importantissima ai fini della classifica: i biancocelesti a 47 punti devono vincere per forza se vogliono riprendere la vetta della classifica (ora occupata solo dal Catania con una partita in più). La Roma, invece, con la vittoria accorcerebbe le distanze, portandosi ad una sola lunghezza dalla Lazio, senza perdere punti su Palermo e Napoli. Il successo nel derby manca da due stagioni, compresa la gara di andata a Formello finita 2-2.
Ma non c’è stato nel giorno della vigilia un discorso particolare del tecnico: «Non hanno senso le parole in questo momento, il discorso è stato fatto due mesi fa dopo la gara contro il Catania. Il derby è già sentito di suo, ma nella maniera giusta sia da parte nostra che da quella loro. Di certo mi aspetto una gara aperta e divertente per chi verrà a vederci. Per noi comunque la classifica non è un incubo. Perché la squadra ha avuto un percorso di crescita e ha raggiunto la meta che avevamo stabilito a inizio stagione: impone il gioco e sa gestire le partite palla a terra, sempre. I miei ragazzi meritano le Final Eight come la Lazio, il Palermo, il Catania e il Napoli. Tutte grandi squadre. Non posso rimproveragli nulla, dire che sono soddisfatto di quello che hanno fatto è poco»
Quali possono essere le insidie? «Bollini è un allenatore esperto e leale. La sua idea di gioco viene applicata in campo. Sarà una partita aperta ed emozionante. Noi dovremo essere bravi a trovare gli spazi, ma anche nella fase di ripiegamento» , spiega De Rossi. C’è la Lazio da tirare giù nella bagarre finale. Per chiudere il cerchio. Anche se poi la volata sarà decisa negli ultimi tre turni: «In caso di vittoria non ci sarà nulla da festeggiare. Certo, è giusto gioire, ma non cambierà molto perché bisognerà vedere i risultati delle altre e giocare altre partite. Una più importante dell’altra» . Pochi dubbi sulla formazione titolare. Squadra che vince (e straconvince) non si cambia. Mentre Bumba fa parte della lista anti-Lazio. Passato l’infortunio: il rumeno andrà a coprire il ruolo di “regista mobile” alle spalle dell’unica punta Ferrante. Esterni nel tridente Federico Ricci e Frediani, imprevedibilità al servizio della squadra (e non con i tiri dalla distanza). In mezzo al campo Matteo Ricci, l’uomo-ovunque, che avrà a fianco l’utilissimo Cittadino. Sull’out di destra, alla luce dell’assenza di Rosato, confermato Somma, al centro dovrebbero agire Carboni e Calabresi (in corsa anche Boldor ma sembra indietro nel testa a testa), mentre sulla sinistra c’è il francesino Yamnaine. In porta i guantoni di Svedkauskas: un nome, una garanzia.
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