Champions League, il Milan si inchina al Barcellona. Passa anche il Galatasaray

I rossoneri subiscono il poker dei blaugrana: doppio Messi e gol di Villa e Jordi Alba. Alla Veltins Arena, Galatasaray batte Schalke 04 per 3 a 2

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CHAMPIONS LEAGUE MILAN BARCELLONA GALATASARAY / ASROMALIVE.IT – Una serata peggiore per il Milan davvero non ci sarebbe potuta essere. Il 2 a 0 di San Siro aveva illuso gli uomini di Allegri che l’impresa si potesse fare. Invece, sin dalle prime battute, si è visto come il Barcellona di stasera fosse tutt’altra cosa rispetto a quello dell’andata. Già al 5′, Messi ha trovato il gol, grazie ad un passaggio di Xavi Hernández al limite dell’area. La superiorità degli spagnoli è  stata netta ad inizio gara (basti pensare ad un possesso palla del 71%) anche se i rossoneri, in contropiede hanno creato due o tre occasioni pericolose e, al 38′, hanno colpito un palo con Niang. Ma il calcio, a volte, è spietato e, due minuti dopo, è arrivato il bis di Messi, stavolta liberato da un bel passaggio di Iniesta. La beffa si è completata al minuto 55′, quando un gran tiro di David Villa ha fatto crollare il sogno rossonero. Solo allora il Milan si è svegliato e ha cominciato a creare diverse occasioni da rete (complice l’allentarsi della pressione blaugrana). Ma è stato troppo tardi: il gol del 4 a 0 di Jordi Alba al 92′ è stata solo la conferma di un incubo ormai delineato.

Partita piena di emozioni alla Veltins-Arena nell’altro ottavo di finale della Champions League, dove si sono affrontate Schalke 04 e Galatasaray. All’andata, le due squadre avevano pareggiato per 1 a 1. Partita aperta dal gol di Neustadter per i tedeschi al 17′. Nel finale della prima frazione di gioco, però, gli ospiti hanno prima ottenuto il pareggio con Altintop e quindi si sono portati in vantaggio grazie a Yilmaz. Lo Schalke ha trovato il gol del 2 a 2 al 63′ con Bastos ma la qualificazione era comunque nelle mani del Galatasaray per via del maggior numero di reti fuori casa. I turchi hanno poi suggellato il successo con la rete di Bulut a quattro minuti dalla fine del tempo regolamentare.

Marco Pennacchia

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