NELA CURVA SUD / ASROMALIVE.IT – «Un’emozione unica». Sebino Nela torna sotto la Sud e si commuove. Nella serata del 225° gol di Totti e della prima gioia in Serie A di Alessio Romagnoli, il tifo romanista ha potuto riabbracciare un suo beniamino. Lacrime scese dagli occhi dei tre grandi protagonisti di domenica sera.
Lui, Sebino, ha riprovato «dopo decenni» quelle sensazioni ed emozioni che «negli anni ottanta fecero volare la Roma», ha detto al Romanista.
Domenica di forti emozioni: prima di Romagnoli e Totti c’è stato il suo abbraccio alla curva Sud.
Cosa ha provato?
Indescrivibile. Erano decenni che non andavo sotto la Sud. Ringrazio tutti: tifosi e società. La Roma, a partire dalla Hall of Fame, sta riconvolgendo tutti i grandi ex. Trovo sia ammirevole, è giusto non disperdere il patrimonio storico. In particolare devo ringraziare il pubblico. A Roma c’è tantissima gente che mi vuole bene.
Molti non dimenticano quello che abbiamo fatto negli anni ’80. Io ho partecipato al rilancio della Roma, prima si parlava di “rometta”, e noi (società, giocatori e tifosi) l’abbiamo portata ai massimi livelli nazionali e internazionali. Mi ha fatto molto piacere vedere anche tanti giovani che mi applaudivano. Il tifoso romanista è mosso sempre da grande passione.
Francesco Totti 225 gol in Serie A. Che dire?
Questo gol lo aspettavamo tutti, anche i festeggiamenti erano già pronti. Francesco è straordinario, sta facendo cose grandissime, continua a stupire tutti. Un campione come lui ha deciso di restare nella capitale e dedicare tutta la sua carriera alla Roma e ai colori che ama. Sta continuando a segnare con una continuità impressionante.
Che altro può fare?
Meglio non sbilanciarsi in previsioni future su fino a quando potrà giocare e sul numero di gol che riuscirà a fare… Si rischia di essere smentiti. Comunque dipenderà dal fisico, di anno in anno verificherà le sue condizioni. Ma se continua a stare come sta oggi, non so proprio fino a quanto potrà arrivare».
Domenica è arrivato anche il primo gol in campionato di Romagnoli. Da difensore quale il suo giudizio?
È presto per sbilanciarsi. Si vede che è un ragazzo che ha i numeri: fisico, talento, e, a sentirlo parlare, mi sembra umile e modesto. Deve crescere e maturare molto ma è sulla buona strada.
Contro il Genoa la terza vittoria consecutiva della Roma di Andreazzoli. Dove può arrivare questa squadra?
Il terzo posto è un obiettivo più che raggiungibile. Ho visto una Roma con uno spirito diverso, e di questo va dato merito ad Andreazzoli. Contro il Genoa non si è giocato bene ma si è vinto. È questo l’importante. Nel calcio tutti vorrebbero giocar bene e vincere, ma in pochi ci riescono. Domenica ho visto un grande Genoa, allenato bene e con ottime individualità. Non era facile vincere ma questa Roma ce l’ha fatta.
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