AS ROMA DICHIARAZIONI / ASROMALIVE.IT – Alla vigilia dell’impegno in campionato contro la squadra di Ballardini, Aurelio Andreazzoli incontra i giornalisti a Trigoria per la consueta conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni:
Allenamento molto intenso oggi? No, ci siamo dilungati un po’, abbiamo tante cose da fare e non sono riuscito a completare quello che mi ero prefissato. Un po’ di lavoro lo abbiamo fatto”
Marquinhos ha preso una botta?
“Io ho visto che è uscito preso, l’abbiamo messo tra i convocati. Solo un risentimento muscolare”
La Roma lei l’ha rivitalizzata, tutto è più difficile adesso?
“Credo che le aspettative per questa squadra fossero alte anche quando le cose non andavano bene, le aspettative sono sempre altre, non diventa difficile perché abbiamo vinto due partite.
Qual è l’obiettivo?
“Abbiamo un margine di miglioramento, non riusciamo a farci bastare il tempo ma abbiamo un margine di miglioramento. Per una fisionomia di gioco spiccata in particolare quella del possesso abbiamo bisogno ancora di tempo”.
Come giudica la stagione di Borriello e Bertolacci?
“Maroc l’ho visto in gran spolvero, l’ho visto giocare molto bene, è un giocatore molto importante, lo è sempre stato, fa reparto da solo. Per Bertolacci ho simpatia perchè è un bravo ragazzo e l’ho visto molto migliorato”.
Alcuni giocatori hanno riparlato del terzo posto, è giusto crederci?
“Essere sognatori non è un peccato, anzi, chi non ha sogni ha già finito di vivere. certo è che poi c’è la realtà, che vede una situazione problematica in termini di punteggio. non sono tra quelli che vogliono fare programmi a lunga scadenza, ha senso concentrarci molto e guardare l’impegno successivo con un’attenzione particolare e maniacale”.
Lei ha visto Napoli-Juve, da appassionato di calcio e da studioso dei calci da fermo, cosa si può fare per evitare i falli nei calci d’angolo in Italia? Cosa dice ai suoi giocatori?
“E’ difficile, nel basket hanno scelto di difendere a zona e di evitare l’uno contro uno, nel calcio non si può fare, sarebbe anche una limitazione. Secondo me, più che a noi bisognerebbe chiederlo a chi fa rispettare le regole, io credo che le regole siano chiare. Ora anche il numero degli arbitri è aumentato, con il rispetto delle regole sarebbe tutto più semplice. a Inizio stagione io sento richiami importanti dal mondo arbitrale, ma di fatto alla seconda gara di campionato tutto è dimenticato e si ritorna indietro di un anno, come succede spesso nel nostro paese nei confronti delle regole”.
De Rossi è migliorato nella condizione atletica e psico-fisica in queste settimane in cui si è riposato? E’ una soluzione in difesa?
“Daniele sta decisamente meglio, noi abbiamo parlato nell’ipotesi ottimale parlavamo di due o tre settimane per riportarlo nella condizione decente, non decente ma nella condizione che ci piace a tutti, e devo dire che ha fatto un bel passo in avanti. Per la posizione di difensore, lui lo può fare e lo fa anche bene, ma credo che io eventualmente ho anche altre possibilità e intendo andare secondo logica”.
Avrà letto le dichiarazioni dei suoi giocatori che parlano di lei in termini entusiastici, quali sono i pro e i contro?
“Se io intravedessi dei contro agirei in maniera diversa. Per me sono tutti dei pro, basta venire dentro il nostro ambito lavorativo per verificare che l’amicizia è un’amicizia interpersonale tra professionisti, io sono molto esigente, moltissimo, e ho a che fare con persone che sono molto rispettose, anzi direi moltissimo”.
Il Genoa viene da un bel momento, ha studiato qualcosa?
“E’ una squadra molto compatta ed equilibrata, è difficile che subisca reti, riparte molto bene e combatte, credo che come caratteristiche sia la squadra meno adatta da affrontare in questo momento”.
Dopo questi buoni risultati, cos’è che la preoccupa per il proseguo della stagione?
“Non ho preoccupazioni particolari, ho un gruppo che si sta ricompattando nella sua totalità. Castan credo dalla prossima settimana tornerà in gruppo, gli altri sono tutti a disposizione. Mi dispiace lasciare fuori qualcuno, noi potremmo far giocare due squadre diverse domani con risultati quasi identici. Quindi non ho preoccupazioni particolari, è il tempo il mio nemico, perchè ho un numero di partite limitato ed è un inseguimento”.
Come cambia la Roma in base a chi gioca a sinistra tra Florenzi, Balzaretti e Marquinho?
“Cambia la prestazione individuale, il sistema è definito per come utilizzi i calciatori e per come loro riescono ad assolvere i compiti assegnati. Chi riesce a esprimere una condizione migliore dà il vantaggio, noi andiamo dietro a un’idea di gioco che mi può. hanno caratteristiche differenti, mettono in imbarazzo perchè stanno benissimo tutti e tre ma due devono star fuori, ma possono essere usati anche in altri ruoli”.
Osvaldo non è stato tanto brillante con l’Atalanta, ha visto un segnale di recupero in settimana? Lo vede titolare?
“Sì, lui è titolare e gioca. Lui ha fatto una buona gara domenica, sotto l’aspetto tattico è stato splendido come non l’avevo mai visto, perchè ha fatto tutto quello che gli ho chiesto, anche con un risultato importante, perchè talune occasioni che ci hanno avvantaggiato, come il gol di Marquinho, sono venute fuori perchè lui ha fatto quello che gli ho chiesto. Se il parametro è la partita con la Juve, allora forse ha giocato un po’ al di sotto di come ci aspettavamo. Ma le gare non escono sempre come uno vorrebbe”.
I giocatori parlano di un dialogo che ora c’è e prima non c’è, possibile che la svolta sia stata solo questa? Cosa è cambiato veramente?
“Penso a tante cose, anche piccole, però messe tutte insieme poi diventa quel vagone pieno di cui parlavo qualche volta. E’ difficile elencarle, per sintetizzare credo che qualsiasi attività lavorativa e associativa necessiti di condivisione, se non c’è la condivisione l’obiettivo lo inquadri ma non lo raggiungi se non parzialmente, se c’è la condivisione allora tutto secondo me diventa molto facile da raggiungere. Io ho fatto questo e credo di farlo anche con voi, ho l’impressione di farlo anche con voi perchè do ampia disponibilità anche se a volte di qualcosa non sono contento, ma cerco anche con voi il positivo, è la condivisione, senza quella non si va da nessuna parte”.
Si continuano a fare paragoni tra lei e Zeman, è arrivato il momento di voltare pagina e parlare della Roma di Andreazzoli senza paragoni con il passato?
“Dipende come viene, se arriva il pareggio, qualsiasi risultato che bisogna accettare, se dovesse venire dopo una prestazione che rispecchia le esigenze del pubblico che ci viene a vedere allora potremmo essere soddisfatti anche del pari, la sconfitta non la considero. Per la domanda del passato, finalmente mi arriva una domanda di questo tipo, ci siamo conosciuti, penso sia anche irriverente nei confronti di mister Zeman continuare a fare dei paragoni. Lui ha fatto il suo lavoro e l’ha fatto anche bene. Nel rispetto di Zeman credo sia inopportuno continuare a fare paragoni che non portano da nessuna parte. Parliamo ora di cosa può esprimere la nostra squadra, quello che fa la società, poi guardiamo dal 4 febbraio in poi quello che noi saremo riusciti a darvi e la valutazione la faremo su quella”.
Dal 4 febbraio ad oggi in che cosa il gruppo si è ricompattato, che differenze ha notato?
“Io ho l’impressione che i calciatori si divertano a venire a Trigoria, facciamo allenamento alle 11 e alle 8:15-8:30 c’è già chi viene a fare colazione e se la prende comoda, quelli che arrivano tardi hanno il dovere di firma alle 10, ma chi arriva tardi arriva alle 9, questi per me sono obiettivi raggiunti. Abbiamo detto mettiamo un paletto, non lo leviamo un’altra volta. Io dico ora e giudico questa condizione, non mi rimettete quei paletti”.
Per caratteristiche tecniche Lamela è il giocatore che salta l’uomo con più facilità, sembra abbia voglia di dimostrare qualcosa. Deve dimostrarlo o come per Osvaldo tatticamente sta facendo quello che lei richiede?
“I ragazzi hanno grande vigore specialmente se così giovani e pieni di aspettative, quindi vorrebbero fare tutto e subito, ma chi è più navigato sa che deve diluire la propria partecipazione alla gara nei 90 minuti. Spesso Erik è un po’ frenetico ma ha una disponibilità enorme e la sua qualità di saltare l’uomo è molto richiesta e a me piace”.
Romagnoli è ancora troppo acerbo per esordire in una partita come questa o è pronto?
“Quando Zeman ha fatto giocare Marcos pensavamo fosse un diciottenne immaturo, poi ha giocato e ha dimostrato di essere un trentenne maturo. Lo stesso discorso vale per Romagnoli, so che è pronto e che in campo farebbe una prestazione da Serie A”.
(FINE)
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