Quando la personalità sfiora la mania di protagonismo, quando l’orgoglio ferito può far annebbiare la razionalità
OSVALDO TIFOSI / ASROMALIVE.IT – Oggi un quotidiano sportivo scrive riguardo la partita di ieri: “Il calcio è finito, il resto è guapperia“. Come in ogni sconfitta la ricerca del capro espiatorio è naturale e, forse, necessaria, ma questa volta Pablo Daniel Osvaldo è meglio per lui non si metta a recitare il ruolo dell’agnello sacrificale, se non vuole scadere nel ridicolo.
A fargli capire cosa pensa il popolo romanista ci ha pensato un tifoso ieri. Nel silenzio assoluto, un lungo applauso per l’argentino. “Complimenti” il commento. Nulla di violento o plateale, che non offende, ma ferisce. “Dici a me? Vieni qua“. E poi “Bel rigore hai tirato: ho speso duecento euro per venire qui!”. Il battibecco continua fino a “Sei peggio di Floccari“.
Insomma, pare sia dovuto intervenire lo staff per evitare che si arrivasse alle mani. C’è molto poco equilibrio in casa giallorossa e questi episodi lo dimostrano. Troppo spesso mentre si pensa alla propria vanagloria e a fare “coattate” (parola oggi tornata di moda sui giornali) il campionato va avanti e la Roma cade sempre più in basso…