ROMA GENOA NELA / ASROMALIVE.IT – Sebino Nela esordì nel calcio con il Genoa: dapprima nelle Giovanili, quindi nella Prima Squadra. Ci rimase per tre anni, dal 1978 al 1981, per poi arrivare a Roma, dove restò fino al 1992. Domenica sera, all’Olimpico, si affronteranno proprio le sue due ex squadre. Queste le parole dell’ex calciatore al riguardo al sito Pianetagenoa:
Ha commentato il Genoa sabato sera. Che squadra ha visto?
“Ho visto un buonissimo Genoa che non ha avuto il coraggio di vincere. Mi sono piaciuti sotto l’aspetto tattico e dell’ applicazione, visto che giocare in casa dell’ultima in classifica non è mai semplice, ma sono riusciti ad interpretare al meglio il match“.
Ballardini e il Genoa un’alchimia perfetta…
“E’ riuscito a coinvolgere al meglio tutto il gruppo verso un unico obiettivo: la salvezza. Naturalmente il mercato di gennaio, gli ha dato una grande spinta, perché sono arrivati giocatori di grande livello e abituati a lottare“.
Il Genoa ha sempre avuto il problema difesa, ad oggi sembra essere stato risolto con lo schieramento a tre l’inserimento di Portanova
“Si possono subire tanti gol se hai la difesa a tre a quattro a cinque, il fattore fondamentale sono i giocatori. La società ha trovato giocatori affidabili ed un allenatore che ha saputo adattarli al meglio. Per di più Portanova, che conosco da una vita, ha portato qualcosa in più, quella esperienza e tranquillità che mancava davanti a Frey“.
Il Grifone cosa deve temere della nuova Roma di Andreazzoli?
“E’ una squadra che subisce un gran numero di gol ogni partita, ma riesce a segnare con grande facilità, grazie alla qualità dei suoi giocatori. Il Genoa dovrà temere la serenità ritrovata dopo mesi difficili, la voglia di un gruppo di arrivare in Europa ed anche la forza dei suoi attaccanti“.
Ha parlato di una Roma forte in attacco ma debole in difesa, vuole vedere un Genoa all’attacco?
“In questo momento delicato del campionato non vanno fatti errori. Ballardini lo sa meglio di tutti e metterà in campo la squadra vista a Palermo, escluse le assenze obbligate, con la stessa idea di gioco. Un punto sarebbe importante per la classifica, ma anche per il morale, poiché accresce la consapevolezza di poter far punti in ogni campo“
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