ROMA GIANNINI ALTRA SQUADRA / ASROMALIVE.IT – 20 marzo 1994, ventottesima giornata di campionato di Serie A: la Roma, quartultima in classifica, affronta il Foggia di Zeman, decimo, a tre lunghezze di distanza. Al 16′, il gol di De Vincenzo fa pensare ad una domenica da dimenticare: potrebbe essere l’ultima partita per Mazzone e, per i giallorossi, lo spettro della Serie B si avvicina. Al 74′, però, è Capitan Giannini a siglare il gol del pareggio per poi scoppiare in un pianto liberatorio. Da quella partita, la squadra capitolina inizierà a cambiare marcia fino ad arrivare al settimo posto in classifica.
Giuseppe Giannini, che dopo quel gol dichiarò: “Ho fatto svanire l’incubo“, in un’intervista al quotidiano Il Tempo, ha paragonato quel momento a quanto è accaduto sabato sera. Ancora una volta, infatti, un gol del capitano in un momento difficilissimo. Un episodio che potrebbe cambiare in meglio la stagione. Ecco le parole del Principe:
Il gol alla Juventus le ha ricordato quell’episodio?
«Quello era un momento più drammatico, ma se andiamo ad analizzare l’importanza credo di sì. Da ora in poi, la Roma può fare un altro tipo di campionato e all’epoca fu uguale, perché dopo quella partita con il Foggia sfiorammo addirittura la Coppa Uefa».
Quanto conta che sia stato proprio il capitano a firmare la vittoria?
«È stato fondamentale, perché si era esposto con alcune dichiarazioni e ha completato la settimana con prestazione e gol: è filato tutto come doveva».
E ora dove può arrivare la Roma?
«Adesso deve lavorare di partita in partita. Questa vittoria è servita per ridare sicurezza ai giocatori. Con questo risultato positivo, una squadra può invertire le cose. All’epoca ci riuscii io, ora Francesco. Sono sicuro che vedremo un’altra Roma».
A partire dal rapporto con il pubblico?
«I giocatori sono stati bravi a fare un passo verso i tifosi, facendo il riscaldamento sotto la curva. Ha portato anche bene: da ora in poi sempre così».
Come giudica l’intervento di Totti su Pirlo?
«Sono scontri di gioco che possono capitare, soprattutto in una partita così sentita. I giocatori entrano carichi, non c’è stata cattiveria, credo siano amici. Francesco non era da espellere, non c’è stata volontarietà: ha reagito d’istinto per coprirsi e non farsi male, mettendo il piede a martello».
In generale, le è piaciuta la Roma?
«Si è visto più equilibrio, più attenzione e tutto sommato è stata una buona partita, soprattutto nel secondo tempo».
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