CERVONE DELIO ROSSI / ASROMALIVE.IT – Giovanni Cervone, ex portiere della Roma, ha parlato a Ryar Web Radio del suo difficile rapporto con Giannini e degli episodi della partita di domenica scorsa tra Sampdoria e Roma:
Riguardo il rapporto con Giannini?
“Con Giuseppe ho avuto una discussione, non ci parliamo da tempo. Ora non sono in buoni rapporti con lui. Ci ho lavorato insieme ai tempi del Gallipoli, ma poi insieme ad alcuni suoi assistenti, ha ritenuto che non fossi adatto per far parte del suo staff. Molte persone mi hanno chiamato, anche loro si sono fatti un’idea su quello che è successo e mi hanno informato che se lui fosse diventato allenatore della Roma, mi avrebbe portato con sé. A questo punto avrebbe potuto portarmi due anni fa a Verona quando avevo bisogno di lavorare e non l’ha fatto. Sono chiacchiere…e le chiacchiere stanno a zero. Quando si ha fiducia nelle persone, come io ne avevo, ci si comporta in un altro modo, non come ha fatto lui”.
Su Delio Rossi?
“Delio Rossi è fuori di testa. Mi meraviglio che, nonostante il suo comportamento, trovi ancora da lavorare. Già nella scorsa stagione si era reso protagonista in negativo con quella reazione a Firenze, una scena che ha fatto il giro del mondo e che lo ha ridicolizzato agli occhi di tutti. Secondo me una persona che si comporta in questo modo non dovrebbe allenare e far parte del mondo calcio. Sono sorpreso che la Sampdoria abbia preso una persona così”
A Genova è stato provocato da Burdisso?
“Poco importa. L’allenatore è colui che deve dare l’esempio. Oltretutto è anche un ex della Lazio, doveva rifletterci bene prima di fare un gesto del genere. Da romanista quale sono, le sue scuse non le accetterò mai. Quando verrà all’Olimpico contro la Roma, i tifosi devono massacrarlo di fischi. Non so se abbia dei problemi di altra natura, ma quelle sono cose che devono essere risolte a casa. In campo va l’uomo e in base a quello che abbiamo visto negli ultimi tempi, Rossi è poca roba”.
Il periodo della squadra giallorossa?
“La Roma sta vivendo veramente un brutto momento. La medicina è solo una, quella dell’impegno comune e la volontà di lottare per lo stesso obiettivo. La società conosce Andreazzoli da tanto tempo ed evidentemente hanno visto in lui la persona in grado di dare qualcosa in più alla Roma. Speriamo che sia stata la scelta giusta e che la squadra si riprenda”.
Sul rigore sbagliato da Osvaldo?
“Poca personalità da parte di tutti. Se fosse successo ai miei tempi, qualsiasi giocatore avrebbe mandato a quel paese Osvaldo togliendogli il pallone per poi consegnarlo a Totti”.
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