ROMA BALDINI ZEMAN DICHIARAZIONI/ ASROMALIVE.IT – Dopo la brutta figura che la Roma, questa sera ha fatto all’Olimpico, sia la dirigenza (nella persona di Franco Baldini) e Zdenek Zeman hanno deciso di rilasciare le loro dichiarazioni in merito alla situazione. Ecco, dunque, le parole di entrambi:
Franco Baldini a Sky
Partiamo dal pubblico: la contestazione è giusta? Se la aspettava? E’ normale?
“Credo sia giusta sinceramente, è evidente che nesusno può essere contento della partita di stasera e poi che vogliamo dire al pubblico, che fino al 3-1 nonostante l’evidente difficoltà per tutto quello che forse c’è stato in settimana, li ha incitati? Tanto di cappello anzi, credo sia normale la contestazione dopo un risultato del genere“.
La squadra ha smesso di essere squadra, è la fotografia del fallimento del progetto Zeman?
“Difficile parlare stasera dopo una partita del genere con quello che ne consegue, è evidente che non è il momento per prendere decisioni. Ci confronteremo più tardi e anche con la proprietà. Credo sia meglio fare una riflessione non così a caldo, sulla scorta di una cocente sconfitta e durante una giusta contestazione…“
Riflessione anche sull’allenatore?
“Deve essere globale, non riguarderà solo l’allenatore, ma abbiamo evidentemente un problema di gestione che va analizzato. Non credo sia il caso di addentrarci troppo, la ferita è troppo fresca… Almeno una dozzina d’ore prima di riunirci e riflettere più a freddo sarebbe opportuna“.
Significa che potrebbero esserci decisioni relative anche ai dirigenti?
“No: globale perché se una cosa non funziona non è che non funziona solo per un aspetto, la riflessione deve essere globale in questo senso“.
Qualche tempo fa disse che avrebbe fatto anche autocritica, è compreso anche lei nel discorso che stiamo affrontando?
“Evidentemente lo sono sempre per la responsabilità delle scelte: sono qua per questo. Non posso certo essere fuori da questo discorso, ma non vorrei dire qualcosa che adesso non ho ben focalizzato, devo riflettere un attimo, domani parleremo con gli altri dirigenti, mi confronterò con la proprietà e posso farlo anche stasera, grazie al fuso orario e questo mi aiuterà a riflettere meglio in un momento più opportuno che chiaramente non è questo“.
I battibecchi tra tecnico e società hanno contribuito a creare nervosismo?
“Sinceramente la squadra si era allenata bene, chiaro che prendere gol subito dopo 2 minuti mette la partita in condizione piuttosto complicata dal punto di vista psicologico. Poi si aggiunge l’infortunio di Goicoechea e la situazione è diventata molto complicata. Stare a identificare come lo scambio di vedute tra società e allenatore, che poi è stato un confronto, come motivo principale della sconfitta è piuttosto complicato“.
L’allenatore è stato delegittimato dalle parole di Sabatini?
“Credo di avere spiegato prima che Zeman in discussione non lo avevamo mai messo noi se non lo ha fatto lui stesso in quella conferenza dove, ripeto, le sue dichiarazioni erano sembrate, di primo acchitto, fino al confronto, quasi uno scaricare, non credere più a quello che si stava facendo. Perché aveva cominciato un po’ a trovare, come ho detto prima, più i colpevoli che non le soluzioni e ci siamo interrogati se questo voleva dire che non credesse più tanto in questo che stava facendo o se, come poi ha spiegato, voleva solo trovare il modo di stimolare tutti a dare di più“.
Sabatini dice che basta vedere un allenamento per capire se un tecnico va mandato via e tu dici che gli allenamento sono stati fatti bene. Avete avuto anche colloqui con i ragazzi? Che sensazioni hai avuto dalla squadra?
“Se alla fine abbiamo deciso di continuare tutti insieme è anche perché abbiamo avuto risposte positive dalla squadra, dagli allenamento e da come ognuno di loro si è dichiarato a favore di questa conduzione tecnica. Non abbiamo fatto particolari indagini, basta vedere la risposta di come si sono allenati, la dedizione e la voglia che poi c’era anche stasera ma stata evidentemente minata dalle partenze dei due tempi, lo avete visto tutti“.
Hai vinto tantissimo con Capello, allenatore della concretezza e delle vittorie. Con gli americani invece costruite per lo spettacolo. Di chi è stata questa scelta? In futuro c’è la possibilità di ripensarci o sarà sempre una Roma votata allo spettacolo, ai gol fatti e a quelli subiti?
“A quelli subiti spero di no, evidentemente. Il discorso è che stavamo fondando una squadra nuova, fatta sopratutto di giovani che riteniamo abbiano una buona dose di talento e cercavamo di proporre un certo tipo di gioco. Una squadra che possa speculare sul risultato è fatta di solito da gente più esperta e da campioni affermati piuttosto che da campioni che possono affermarsi, perché possono farlo è sotto gli occhi di tutti. Sono due progetti diversi, volevamo una squadra giovane votata al gioco perché il progetto era un po’ più a lungo termine anche se è chiaro che parlarne dopo un anno e mezzo sembra tutto finito. Il calcio è questo: ti parla con i risultati e ti chiede il conto“.
Zdenek Zeman a Mediaset
Una brutta sconfitta a coronamento di una settimana difficile. Non è stata la sua squadra questa sera..
“A parte che stasera abbiamo fatto una brutta prestazione. Abbiamo lasciato fare il cagliari e lasciato solo Sau che è difficile che faccia gol di testa data la statura“.
Una squadra sotto choc, le parole pronunciate in settimana hanno avuto un effetto deleterio…
“No ma non credo. credo che il Cagliari abbia fatto una buona gara“
Si aspetta l’esonero stasera?
“No non me lo aspetto, poi la società può prendere qualsiasi decisione io sono un dipendente“
Come se ne esce da questa situazione?
“Credo solo con i risultati. Dobbiamo giocare più da squadra ma puntiamo solo sulle individualità. Spesso abbiamo giocato bene, oggi non abbiamo giocato da squadra“
Questa partita cambia qualcosa nel suo futuro?
“No, non cambia niente. Continuiamo a lavorare per uscire insieme da questa situazione“
Sente che la squadra lo segue o ha notato qualche frattura?
“Noi in tutta la stagione abbiamo sbagliato solo tre gare con quella di oggi. Ci siamo sempre stati in campo. Dobbiamo continuare a lavorare convinti del nostro lavoro“
Che ne pensa dello striscione “Zeman vattene“?
“Nessuno è felice della situazione. Io sono l’allenatore e il primo responsabile della squadra“
L’errore di Goicoechea?
“Brutto errore. Peccato perchè poi si è innervosita tutta la squadra“
C’è stata polemica nello spogliatoio durante l’intervallo?
“Eravamo delusi per la prestazione poco brillante. Nell’intervallo eravamo tutti convinti di potercela fare“
Teme una contestazione pesante?
“Succede in tutte le categorie. A Roma si sente di più. Ci serve per lavorare meglio“
Sarà una notte di riflessione per Zeman?
“Io so dove abbiamo sbagliato, a parte l’errore del portiere. Io cercherò di dormire serenamente“
Zdenek zeman a Sky
La squadra ha smesso di essere squadra. Oggi la certificazione di una stagione sbagliata?
“Non credo, abbiamo giocato delle buone partite, sicuramente oggi no, c’era troppa confusione ma c’era tanta voglia. Giocate troppo complicate e ci siamo lasciati, sbilanciati e abbiamo preso contropiede, preso gol dopo già pochi minuti e poi c’era nervosismo. Non abbiamo giocato come giochiamo normalmente e, quindi, anche se c’era tanta voglia, non siamo riusciti a fare una buona partita e il Cagliari ha vinto con grande merito. Possiamo dire qualcosa su due falli da rigore ma non credo che cambiavano la prestazione o il risultato“.
Nervosismo figlio delle polemiche tra lei e società?
“Penso che non devono influire sulla squadra, che ripeto ha dimostrato voglia, ma non idee. Abbiamo giocato troppo complicato, portando troppo la palla e giocandola sul chiuso, dove è difficile passare. Non siamo riusciti a proporre il nostro gioco e siamo stati spesso sbilanciati perdendo palle inutili, o per dribblare o per errori su passaggi semplici“.
Dopo questa partita il pensiero delle dimissioni le è venuto?
“Per una partita non mi viene, bisogna lavorare tanto e avere di nuovo le idee a posto. Bisogna cercare di giocare il calcio che proviamo a giocare da 7 mesi“.
Ha parlato con i dirigenti?
“Li ho visti ma non abbiamo parlato di cose specifiche. Abbiamo parlato della partita che è andata male. Penso che tipo sul secondo gol che c’è da dire? C’è un errore grosso e purtroppo nel calcio ci stanno. Poi gol su rimessa laterale a difesa schierata e anche sul primo gol penso che eravamo coperti, però… Per me non è un problema“.
Gol frutto di episodi?
“No visto che abbiamo giocato male e una squadra che gioca male penso sia giusto perda a prescindere dalla situazioni verificatesi sul campo“.
Queste situazioni possono scaturire anche dai fischi dei tifosi? La squadra è giovane e magari non ha saputo reggere la tensione, facendo errori che generalmente non fa…
“Penso che anche questo ha influito sicuramente, dopo il secondo gol sono arrivati tanti fischi non solo per Goicoechea e la squadra ha dimostrato che ha voglia comunque. Tutti volevano fare qualcosa di decisivo ma credo che il problema è di ragionare da squadra e giocare insieme e non ci siamo riusciti“.
Da qualche parte la coperta deve essere corta: o è un problema di giocatori, o di gioco. Lei dice che la Roma le va bene così, allora perché fate pochi punti? Un problema ci dovrà essere…
“Abbiamo anche fatto vittorie a Firenze e con l’Inter in coppa, partite che si sono giocate. Anche la prestazione a Napoli, credo ci sia differenza con la partita di oggi…“
Ma è un problema di giocatori o di gioco?
“Penso che oggi abbiamo sbagliato e sbagliato approccio… Tanta voglia ma poco cervello e il calcio si gioca anche col cervello e con quello che si prova in settimana. La voglia non basta e non basterà mai“.
Si è parlato tanto di Stekelenburg, ieri il volo verso Londra… Perché voleva andare via?
“Non glielo so dire, non lo ho mandato io, si sentiva sacrificato in panchina, voleva parare e se aveva la possibilità di giocare, che poi purtroppo è saltata, non credo per colpa di altri… Vorrei che i giocatori che stanno a Roma vogliano giocare con la Roma e partecipare con la Roma. Stekelenburg tornato ha rilasciato un’intervista e si è messo a disposizione. Non vedo problema se si è messo a disposizione“.
Alla luce di stasera è preoccupato per il futuro o c’è tempo e modo di riparare i danni?
“Oggi era una buona occasione per fare la partita e per battere il Cagliari in casa e abbastanza riposati. Pensavo si faceva, purtroppo non lo abbiamo fatto e non abbiamo giocato bene. Bisogna riordinare le idee e giocare, penso che sul piano di gioco, a parte due partite, non abbiamo mai sbagliato. Oggi sul piano del gioco, sì“.
Si stupirebbe di un esonero?
“Non spetta a me, io ripeto sono a disposizione della società che può prendere le decisioni come vuole. E’ indipendente, ma certo mi dispiacerebbe, io in questa squadra ci credo: può fare buon calcio come ho detto in precedenza“.
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