I top ed i flop della giornata giallorossa a Catania
CATANIA ROMA MEGLIO PEGGIO / ASROMALIVE.IT – Una prestazione spaccata in due quella della Roma, che nel primo tempo di Catania tiene a bada gli avversari e manca più volte clamorosamente la rete del vantaggio, per poi soccombere nella ripresa e restare ferita mortalmente dal colpo di Gomez alla prima vera occasione per i padroni di casa. Una squadra dunque con ampi difetti di personalità e cinismo, incapace persino di raccogliere un punticino striminzito come già successo in altre occasioni negative. Andiamo ora ad analizzare i migliori ed i peggiori giallorossi visti ieri in campo.
Il meglio:
MARQUINHO: Gioca come attaccante esterno mancino a sorpresa, al posta dell’acciaccato Totti. Il suo primo tempo è costante nella corsa e nella proposizione offensiva, sembra voler dimostrare a tutti i costi di essere un elemento più che utile alla causa. Cala alla distanza e si scoccia anche al momento della sostituzione con Dodò, ma la prestazione resta positiva. VOTO 6,5
PIRIS: Disputa un gran bel primo tempo, mai in affanno, si propone con continuità sulla destra, appare ben consapevole dei suoi mezzi di rapidità e concentrazione difensiva. Risente ad inizio ripresa dell’influenza che lo aveva già colpito in settimana e deve dare forfait nel momento più delicato del match, quando Gomez dalle sue parti stava cominciando a scaldarsi. VOTO 6 +
Il peggio:
CASTAN: Tornata dalle vacanze natalizie non sembra avere la sicurezza dei primi mesi in giallorosso. Nel primo tempo è poco impegnato dalle scarne ripartenze avversarie, ma quando il Catania comincia a macinare gioco si trova in difficoltà fisica e tattica; c’è anche il suo zampino, causa movimento sbagliato, nel gol di Gomez che si trova a tu per tu con Goicoechea. Nervoso, rischia persino il rosso diretto per un fallaccio su Bergessio. VOTO 5
DESTRO: Niente da fare, non è il suo momento. Se a Napoli si era mosso bene mancando per imprecisione e forse emozione un paio di palle gol, ieri a Catania ha sprecato l’impossibile, deprimendosi poi a livelli scolastici. Nel primo tempo ha sui piedi almeno tre nitide occasioni che riesce a buttare al vento quasi matematicamente. Clamoroso l’errore sulla respinta corta di Andujar a porta praticamente vuota. Non è proprio aria, deve rigenerarsi. VOTO 4,5
Keivan Karimi