AS ROMA DICHIARAZIONI / ASROMALIVE.IT – Alberto Aquilani, ex giocatore della Roma, ha rilasciato un’intervista per parlare della sua esperienza con la maglia della Fiorentina e della sua ex squadra. Ecco alcuni estratti nell’edizione odierna del Corriere dello Sport:
L’ESPERIENZA IN MAGLIA VIOLA – “E’ un viaggio molto bello, sto bene qui. Ci siamo resi protagonisti di un buon girone d’andata, abbiamo messo insieme trentacinque punti, che in realtà avrebbero potuto essere pure qualcuno in più”.
UN CENTROCAMPO DA URLO – “Il fatto che in questa squadra non c’è nessuno predisposto al recupero del pallone, intendo con scivolate, tackle. insomma, di cagnacci qui non ce ne sono. Eppure abbiamo quasi sempre il predominio nel possesso palla. Il Barcellona, tanto per scomodare un paragone importante, del resto insegna: anche senza centrocampisti di impostazione è possibile fare tutto”.
IL RETROSCENA – “Come sono arrivato a Firenze? A dire il vero io ero convinto di restare al Liverpool. Anche perché l’allenatore, Kenny Dalglish, mi aveva detto più volte di voler puntare su di me. Pradè, che conosco da quando ero alla Roma, mi ha chiamato e ha fatto tutto lui, è stato bravissimo”.
IL SOGNO-CHAMPIONS – “Ci basterà fare un altro girone come quello che abbiamo appena chiuso, altri trentacinque punti e quando saremo a quota settanta secondo me… ce la giocheremo. Vedete, adesso qui sembra tutto scontato perché giochiamo bene, divertiamo quando la gente ci guarda e facciamo pure risultato, ma non dimentichiamoci mai che questo gruppo è nato da pochissimi mesi. Rispetto al passato, tra i nuovi non ci sono solo io: siamo in diciotto, più Rossi diciannove, più quelli che arriveranno. capite?”.
SULLA JUVENTUS – “Se i bianconeri vinceranno lo scudetto? Sì, ma del resto se spendi duecento milioni di euro, prima o dopo è pure normale vincere. Sarebbe patologico il contrario”.
SULLA LAZIO – “E’ una squadra quadrata, rognosa, a misura del suo allenatore, una persona umile, sempre concentrato nel proprio lavoro. E poi hanno giocatore che è fuori dalla media, Miro Klose. Uno come lui ti risolve le gare in un secondo. Però, io dico anche che la Lazio non è meglio della Fiorentina di oggi”.
SULLA ROMA – “La Roma è, in prospettiva, la squadra più forte. Ha un potenziale di giovani leve di prim’ordine. I giallorossi faranno parlare di sé a lungo nel tempo”.
SU TOTTI – “Totti è Totti. Punto. Lo conosco, ma riesce sempre a stupirmi. E’ troppo forte, ma attenzione, perché lui non è un centrocampista. E’ una punta che fa giocare bene il resto della squadra e segna un gol dietro l’altro. Lui vede tutto con quella frazione di anticipo che gli permette di fare la differenza. Se è il mio capitano? Quando ero un ragazzino era il mio capitano, oggi le cose sono un po’ cambiate”.
SU OSVALDO – “E’ un giocatore importante, ma voi qui dovreste conoscerlo molto bene. In fondo vi ha portato in Champions League”.
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